L’ospedale Covid inaugurato in Fiera durante i mesi bui della pandemia, rischia di diventare un grattacapo non da poco per il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano. A mettere alle strette il numero uno della Regione Puglia, è il sindaco di Bari Antonio Decaro che nero su bianco chiede a Emiliano chiarezza sul futuro dell’ospedale soprattutto in vista della ripresa delle attività del comparto fieristico.
“Nel prendere atto – scrive Decaro – che, come Lei scrive, nonostante la cessazione dello stato di emergenza nazionale, il persistere della grave ed urgente esigenza pubblica rende improcrastinabile la necessità di fronteggiare la situazione sanitaria con il prosieguo dell’utilizzo degli spazi in Fiera del Levante, Le rappresento che Io scrivente, nella sua duplice veste di rappresentante legale del Comune e della Città Metropolitana, non rileva elementi ostativi a mantenere l’attuale operatività della struttura sino alla cessazione delle esigenze sanitarie da Lei rappresentate e, comunque, non oltre il termine fissato dal decreto-legge 24/2022.
“Tuttavia – prosegue Decaro – mi preme rinnovarLe la mia preoccupazione perché, come Le è noto, le aree temporaneamente occupate dalle strutture sanitarie sottraggono spazi decisivi per Io svolgimento dell’attività fieristica, attualmente organizzata da un soggetto terzo che dispone di quegli spazi in concessione.
Sarà pertanto indispensabile definire un piano di rilascio dei suddetti spazi per il ripristino delle attività di istituto del sistema fieristico, in conformità alla destinazione di quelle aree, da attuare entro e non oltre i termini indicati nella Sua nota. Tale piano, insieme alle condizioni economiche individuate per la prosecuzione dell’uso delle aree, dovrà essere oggetto di espressa intesa sia con l’ente Fiera del Levante sia con la società concessionaria degli spazi.
Tutto ciò, al fine di non pregiudicare la presenza sul territorio di una realtà, fondamentale per promuovere l’economia regionale, che da oltre 90 anni rappresenta un simbolo identitario del nostro territorio e per la quale, a partire dal 2014, i soci fondatori e la Regione hanno investito consistenti risorse finanziarie per supportare il programma di risanamento finanziario e riequilibrio economico.
Infine, mi preme rappresentarLe, vista la scadenza della requisizione, che l’intesa sulla prosecuzione temporanea dovrà essere perfezionata nel più breve tempo possibile anche per limitare allo stretto indispensabile ogni ipotesi di occupazione senza titolo delle aree in oggetto, con le conseguenze che ne discenderebbero”.