L’emergenza energetica è un indicatore emerso dai ricercatori dell’Oipe che hanno messo a confronto “la soglia di povertà relativa delle famiglie” con “la capacità di spesa residua”. Cioè quanto incidono gli aumenti delle bollette nel budget quotidiano.
Secondo lo studio eseguito dall’associazione Artigianati Piccole Imprese (CGIA), la Puglia è tra le regioni considerate a medio-alta frequenza, come altre regioni del Sud, con una soglia di povertà energetica che oscilla tra il 14 e il 24% delle famiglie. Le stime individuano fino a 383.035 nuclei in difficoltà, quasi uno su quattro.
La povertà energetica si traduce nella capacità di acquisto dei servizi energetici tra i quali: il riscaldamento, il raffrescamento, l’illuminazione, l’utilizzo di elettrodomestici. Le famiglie più a rischio sono quelle con un elevato numero di componenti che spesso vivono in abitazioni datate e in cattivo stato di conservazione. Vedono il capofamiglia giovane e spesso indigente o immigrato. FONTE