L’equipe di Ortopedia Oncologica del Policlinico di Bari, coordinata dal prof. Biagio Moretti, direttore dell’Unità operativa di Ortopedia e Traumatologia Universitaria, ha eseguito un delicatissimo intervento chirurgico, durato 10 ore, di rimozione di un tumore del femore con conseguente asportazione totale del ginocchio e sostituzione con una protesi modulare oncologica. Al paziente, un ragazzo di appena 18 anni proveniente dalla provincia di Foggia, era stata diagnosticata ad agosto 2021una neoformazione al ginocchio.
Eseguita una biopsia ossea che aveva confermato la diagnosi di “tumore a cellule giganti dell’osso nella variante aggressiva”, grazie alla stretta e proficua collaborazione tra le Unità operative di Ortopedia e Oncologia medica del Policlinico di Bari, il giovane paziente, era stato preventivamente sottoposto un ciclo di terapie mediche programmato dal prof. Marco Tucci.
A distanza di sei mesi dall’inizio del ciclo di trattamenti, il 18enne, che presto avrebbe avuto difficoltà anche a camminare con un ginocchio inutilizzabile, è stato sottoposto a intervento chirurgico condotto dal dottor Umberto Orsini, specializzato in Ortopedia oncologica. I medici hanno rimosso completamente l’articolazione del ginocchio sostituendola con una protesi modulare oncologica che consentirà al giovane paziente di riprendere senza problemi le attività della vita di relazione. L’intervento è riuscito con successo e il ragazzo, dopo una settimana di degenza, inizia a camminare in autonomia.
Il prof. Biagio Moretti ha precisato che: “È stato un ottimo lavoro della squadra Policlinico nel suo complesso che ha coinvolto, in sinergia, le unità operativa di Oncologia medica e Ortopedia e traumatologia. Il fatto che la famiglia di questo ragazzo si sia rivolta al Policlinico di Bari è un segnale di fiducia e di grande importanza: la nostra equipe specializzata in ortopedia oncologica, punto di riferimento per tutta la Puglia, offre a tutti i pazienti la possibilità di essere curati e assistiti nella propria regione senza dover intraprendere viaggi verso altri ospedali”.
“Da noi, inoltre, arrivano anche pazienti dalle regioni vicine come Basilicata e Calabria. Curare giovanissimi, come è successo con questo 18enne o come avvenuto recentemente anche con un altro caso (trattato insieme ai colleghi dell’oncoematolgia pediatrica diretta dal dott. Santoro) di una 17enne a cui abbiamo asportato un osteosarcoma del perone, rappresenta una soddisfazione maggiore perché, grazie alle terapie e alla chirurgia, riusciamo a garantire ai giovani pazienti un futuro normale” ha commento il dottor Umberto Orsini.