Dopo un martedì ancora prevalentemente soleggiato, tra mercoledì e giovedì le prime piogge raggiungeranno la Puglia. Nel corso del weekend arriva l’aria fredda e tra venerdì e sabato sono previsti rovesci a carattere sparso e intermittente.
Il messaggio di allerta (gialla) arriva dalla Protezione Civile. In particolare, a partire dalle 12 del 30 marzo e per le successive 24 ore sono in arrivo venti forti a burrasca con raffiche fino a burrasca forte dai quadranti meridionali. Possibilità di mareggiate lungo le coste esposte. Si tratta, in particolare, di una perturbazione di origine atlantica che farà ingresso nel Mediterraneo Occidentale.
Dopo più di tre mesi di siccità quindi sta per tornare in Puglia, così come nel resto d’Italia, il maltempo, fondamentale per rimpinguare le riserve idriche quasi a secco. “La siccità, dopo un inverno con 1/3 di rovesci in meno – spiega la Coldiretti Puglia – minaccia oltre il 30% della produzione agricola, fra pomodoro da salsa, frutta, verdura e grano, ma a preoccupare è anche lo sviluppo delle colture destinate all’alimentazione degli animali. Dall’altra parte nei prossimi giorni partiranno le lavorazioni per la semina, ma con i terreni aridi e duri le operazioni potrebbero essere più che problematiche.
“Con l’innalzamento dei livelli del mare l’acqua salata – aggiunge Coldiretti Puglia – sta già penetrando nell’entroterra bruciando le coltivazioni nei campi e spingendo all’abbandono l’attività agricola secondo l’allarme lanciato dal rapporto sul clima del Gruppo Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (Ipcc) dell’Onu. Ma a preoccupare – continua la Coldiretti Puglia – sono anche gli incendi favoriti dalle alte temperature e dall’assenza di precipitazioni che ha inaridito i terreni nei boschi più esposti al divampare delle fiamme, ma anche in Salento dove l’abbandono dei campi a causa della Xylella che ha fatto seccare gli ulivi ha reso drammatico il fenomeno degli incendi.
La siccità, che distrugge le coltivazioni e favorisce i roghi, è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura in Puglia che convive con un vero e proprio paradosso idrico, dilaniata da drammatici fenomeni siccitosi con danni stimati di oltre 70 milioni di euro all’anno per l’impatto devastante sulle produzioni agricole e sulla fertilità dei terreni e al contempo è colpita da alluvioni e piogge torrenziali che provocano allagamenti ma non riescono a sopperire alla grave carenza di acqua, in una situazione in cui con l’emergenza Covid l’acqua è centrale per garantire l’approvvigionamento alimentare delle famiglie”.