Si avvicinano le due date pugliesi (entrambe sold out) dello spettacolo “Eleganzissima” di e con Drusilla Foer a Lecce (30 marzo, Teatro Apollo) e a Bitonto (31 marzo, Cineteatro Coviello).
Attrice, cantante, autrice, originaria toscana e da tempo icona di stile, nell’ottobre 2021 Drusilla ha pubblicato il suo primo romanzo autobiografico, Tu non conosci la vergogna – la mia vita eleganzissima, edito da Mondadori. Reduce da un anno molto intenso fra la TV e la radio, culminato nella partecipazione come co-conduttrice a Sanremo a febbraio scorso, Drusilla sarà sui palchi di Lecce e Bitonto con il suo “Eleganzissima”, un recital in divenire, da lei scritto e interpretato.
Un viaggio fra gli aneddoti tratti dalla vita straordinaria di Madame Foer, vissuta fra l’Italia, Cuba, gli Stati Uniti e l’Europa, e costellata di incontri e grandi amicizie con persone fuori dal comune e personaggi famosi, fra il reale e il verosimile. Il recital, ricco di musica e canzoni dal vivo, svela un po’ di lei. Il pubblico si trova coinvolto in un viaggio nella realtà poco ordinaria di un personaggio realmente straordinario, in un’alternanza di momenti che strappano la risata e altri dall’intensità commovente. La direzione artistica è di Franco Godi, presente anche sul palco per un cameo alla chitarra, mentre la produzione è della sua Best Sound.
Ormai un format di culto, Eleganzissima va in scena in una versione rivisitata, arricchita di nuovi racconti e di nuove canzoni, fra le quali alcune inedite, che Drusilla interpreta dal vivo, accompagnata dai suoi musicisti Loris di Leo al pianoforte e Nico Gori al sax e clarinetto.
“In Eleganzissima cerco di raccontare, narrare ed espormi con il mio punto di vista sulle cose. Sono un’anziana signora che si prende il lusso di dire ciò che pensa, tipico di una certa età. Alleggerire, intrattenere far riflettere su temi su cui per prima sono pronta a cambiare visione… – spiega Madame Foer -. La grande popolarità la devo alla riconoscenza che il pubblico ha per le mie telefonate un po’ ciniche durante la pandemia, che hanno distratto per pochi minuti dal disastro che abbiamo vissuto. Poi le persone vengono in teatro e scoprono un aspetto intenso e conflittuale che forse non emerge dalle mie incursioni sul web. Il pubblico di Eleganzissima esce divertito e commosso. Il divertimento e la commozione sono alleati preziosi nelle nostre vite… e poi c’è la musica che tiene a braccetto questi sentimenti meravigliosi”.
E prosegue: “La visibilità non può essere solo nutrita di vanità. Anzi. Se si è ascoltati si ha il dovere di essere leali. Il ruolo, e soprattutto il privilegio, dell’artista è sempre stato quello di poter mostrare al mondo la propria visione poetica, estetica, ideologica della vita. Ammiro gli artisti che lo fanno anche mettendo le carte in tavola anche la loro vita privata, l’orientamento sessuale a servizio di battaglie importanti. È una scelta libera e qualsiasi questa sia va rispettata. Io sono dell’opinione che bisogna esporsi quando serve. Sempre”.