Uno degli sport più amati in Italia – ma si può osare dire in tutto il mondo – è il calcio. Il pallone è tra i primi regali che riceve un bambino o una bambina, il gioco con cui si passa più tempo, con cui i ragazzi si avvicinano al mondo dello sport, fino a farlo diventare una passione alla quale è impossibile rinunciare.
A tutti sarà capitato di dire o di sentir dire “stasera non ci sono, c’è la partita in TV” oppure di acquistare l’abbonamento allo stadio o di conoscere qualcuno che lo ha. E tutti ricorderanno le dichiarazioni dei calciatori quando, durante le chiusure da lockdown, si disputavano le partite a porte chiuse: giocare senza il tifo dei tifosi sugli spalti toglieva alla competizione una grossa percentuale di adrenalina, di energia e di voglia di vincere. I tifosi sono linfa vitale per i loro beniamini sportivi e per la squadra del cuore.
La fede calcistica per una squadra, ma in generale per il calcio in toto, diventa un life style per gli appassionati di calcio, che dedicano gran parte del loro tempo libero a questo sport così popolare. Giocando a calcetto o iscrivendosi al Fantacalcio, ad esempio, per sfidare gli amici che condividono la stessa passione, oppure coi sistemi di scommesse sportive nelle molte piattaforme autorizzate come https://www.sportaza.eu/, un modo per andare oltre al tifo.
In questo articolo si proverà ad analizzare i motivi per cui il calcio è spopolato fra le passioni di milioni e milioni di persone.
Il calcio è passione condivisa
Se il gioco del calcio riscuote un grandissimo successo in tutto il mondo, lo si deve innanzitutto alla sua risonanza mediatica dal grande respiro internazionale. Attualmente, nessun altro evento sportivo ha raggiunto questi alti livelli di esposizione, donando al calcio il primato di sport più seguito al mondo.
Si pensi ai Mondiali di Calcio, alla Champions League, al Campionato Europeo UEFA, eventi tanto attesi e apprezzati perfino da chi non segue il calcio abitualmente. In queste occasioni, tutta la nazione si carica di orgoglio patriottico e partecipa con entusiasmo alle competizioni trasmesse in TV in mondovisione: almeno per quei giorni, non esiste uomo o donna che non parli di calcio.
Questo è un pregio di cui solo il calcio gode, perché tutti gli altri sport, purtroppo, conquistano il pubblico solo in alcuni periodi dell’anno o, addirittura, ogni 4 anni, quando si tengono le Olimpiadi: ci si appassiona per un certo periodo e poi si smette di seguire quello sport che tanto ha affascinato il pubblico. Ma con il calcio questo non succede, anche perché la TV e le piattaforme sportive tengono i tifosi costantemente aggiornati.
Gli eventi internazionali calcistici, inoltre, hanno il potere di avvicinare tutte quelle culture così diverse per moltissimi aspetti, ma unite e accomunate dalla stessa passione. Oltre al fatto di accendere i riflettori, almeno per un certo periodo, su quei Paesi spesso molto poveri, e dargli la possibilità di mettere in risalto i loro problemi finanziari o legati alla politica.
Il calcio è passione popolare
Se ci si appassiona al gioco del calcio fin da piccoli, uno dei motivi è legato anche alla facilità delle sue regole. A differenza degli altri, infatti, il calcio è uno degli sport più facili da comprendere e imparare, perché le regole fondamentali sono accessibili a tutti.
Ovviamente ci sono le tecniche e le abilità da affinare, le strategie da attuare, i falli a cui fare attenzione, i fuorigioco e gli ammonimenti: tutte nozioni e abilità che si acquisiscono quando si fa gioco di squadra, che serve anche ad allenare la capacità di condivisione e di collaborazione. E poi, si sa, l’unione fa la forza.
Un altro aspetto a vantaggio del calcio è la durata di una partita. Esclusi i tempi supplementari di 30 minuti e i calci di rigore, ai quali non sempre si arriva, un match calcistico dura 90 minuti. Ogni minuto perso durante il gioco viene recuperato, ma di certo non si eccede mai oltre questi tempi. Lo stesso non vale per molti altri sport, incluso il “fratello” football americano, i cui tempi sono dettati da molte variabili e una partita si può protrarre per ore.
I ritmi del calcio sono veloci, segnati da azioni rapide e fluide. Quando viene trasmesso in televisione, non ci sono interruzioni pubblicitarie, se non quella che indica la fine del primo tempo, durante la quale i giornalisti sportivi commentano a caldo i primi 45 minuti di gioco.
Inoltre, si tratta di uno sport a basso costo, visto che serve solo un pallone per giocare; le due reti si possono delineare anche con mezzi improvvisati.
Il fatto di essere uno sport così accessibile lo rende davvero molto vicino al grande pubblico, indipendentemente dall’estrazione sociale e dalle possibilità economiche di quanti desiderano fare una partitella a calcio con gli amici.
Ma se il calcio è divenuto così popolare è anche merito dell’associazione tribale con la pratica della caccia: allo stesso modo con cui si cerca di catturare una preda, il calciatore prende la mira, avverte il pericolo fisico degli avversari (così come degli altri cacciatori), viene inseguito e, a sua volta, insegue la palla-preda, collaborando con i compagni. Quando si fa goal, quando si uccide la preda, si festeggia fragorosamente con i tifosi sugli spalti, che acclamano e sostengono i loro amati giocatori.
Anche la caccia, infatti, divenne un mero sport ricreativo quando le evoluzioni in termini di coltivazione e allevamento non la rendevano l’unico mezzo per il sostentamento degli uomini.