Il Tribunale del Riesame di Bari ha disposto la scarcerazione, sostituendo la detenzione in carcere con gli arresti domiciliari, per Mario Antonio Lerario, l’ex dirigente della Protezione civile della Regione Puglia, in cella dal 23 dicembre scorso per corruzione, con l’accusa di aver intascato una tangente da 20 mila e una da 10 mila euro da due imprenditori.
I giudici hanno accolto l’appello cautelare proposto dalla difesa di Lerario, l’avvocato Michele Laforgia, contro il provvedimento con il quale il gip, il 19 gennaio scorso, aveva rigettato l’istanza. Le motivazioni della scarcerazione, firmata dalla presidente Giulia Romanazzi, saranno depositate entro 45 giorni.