Uno dei quattro arrestati in mattinata, nel blitz per terrorismo condotto dalla Dda, è in servizio presso gli uffici tecnici nel Comune di Bari. In particolare, questa mattina, a Bari e provincia, gli Agenti della Polizia di Stato in servizio presso la DIGOS della Questura di Bari hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari nella quale sono stati riconosciuti gravi indizi di colpevolezza ei confronti di 4 cittadini di origine albanese, residenti da anni in Italia.
Secondo l’accusa, i quattro, avrebbero consumato i delitti di finanziamento di condotte con finalità di terrorismo in concorso e istigazione a delinquere aggravata. In particolare, l’iniziativa consisteva nel promuovere, nell’ambito della Comunità Islamica di Bari, una raccolta fondi destinata ad offrire assistenza ad un imam albanese, già tratto in arresto nell’aprile 2014 dalle autorità albanesi con l’accusa di aver guidato una cellula di reclutamento dell’ISIS, attiva nell’area balcanica, che operava nelle moschee. Immediata la risposta da parte dei gruppi politici, in particolare di Fratelli d’Italia.
“Una notizia sconcertante che solleva molti dubbi e perplessità – ha commentato il capogruppo e vice coordinatore regionale Filippo Melchiorre – invierò un’interrogazione urgente domani mattina per conoscere quando è stato assunto e con quali modalità e, soprattutto, se sono mai stati verificati tutti i requisiti penali prima e durante l’assunzione. È evidente che sono saltati tutti gli strumenti di controllo nell’amministrazione comunale. Sono anni che chiediamo la rotazione dei dirigenti e delle posizioni organizzative senza essere ascoltati” – ha concluso.
“Il Covid – si sente nelle intercettazioni effettuate durante l’inchiesta – è un minuscolo soldato di Allah mandato sulla terra per punire la miscredenza degli occidentali”. Tanti i temi trattati dai quattro. In particolare ci sono molte conversazioni in cui si fanno analisi di vicente internazionali, tra queste anche una in cui si parla di Balcani e dell’Ucraina in una visione che vede in contrapposizione estrema Occidente e Oriente. Si parla, nello specifico, di un’appropriazione dell’Ucraina da parte degli occidentali finalizzata ad appropriarsi del gas ucraino. Il coordinatore della Dda e procuratore aggiunto di Bari, Francesco Giannella, nel corso della conferenza stampa ha sottoineato che i temi trattati “fanno capire qual è il substrato culturale e di convinzioni che serpeggia in determinati ambienti”.
Foto screen video Polizia di Stato