Prorogare, almeno fino a fine giugno, i contratti del personale docente e del personale ATA assunto in ragione della pandemia. E’ la richiesta effettuata al Governo dall’assessore all’istruzione, alla formazione e al lavoro della Regione Puglia, Sebastiano Leo e dalla comunità scolastica pugliese.
“La pandemia e i disagi che la stessa ha causato e continua a causare nelle nostre comunità scolastiche, purtroppo, non terminano con la fine dello stato di emergenza previsto per il 31 marzo prossimo resteranno ancora in vigore tutta una serie di misure cautelative e precauzionali per evitare il diffondersi di nuove ondate, anche e soprattutto in ambito scolastico” – ha sottolineato Leo.
In totale, sono oltre 4000 i docenti pugliesi e il personale ATA che da due anni sono impegnati nelle scuole della nostra regione per rinforzare gli organici nella gestione della crisi pandemica e nelle attività didattiche, che oggi, con la fine dell’emergenza sanitaria, rischiano il posto di lavoro. “A tutto loro dobbiamo un enorme grazie per il lavoro profuso in condizioni di grandissima difficoltà – ha proseguito Leo – per queste ragioni, anche a seguito del tavolo che ha avuto luogo stamattina con tutte le organizzazioni sindacali e con le associazioni dei dirigenti scolastici, dopo aver ascoltato le comunità degli studenti e delle famiglie, la scuola pugliese chiede al Governo di prorogare i contratti del suddetto personale, almeno fino al termine delle attività didattiche del corrente anno scolastico” – ha sottolineato.
L’assessore, in particolare, chiederà di inserire la questione come ordine del giorno della X Commissione della Conferenza delle Regioni, dove sono riuniti tutti gli assessori regionali all’istruzione, che è prevista per domani pomeriggio. “Sono certo di trovare importanti sinergie con gli altri assessori su questa delicata questione – ha proseguito – siamo consapevoli – conclude Leo – che l’eventuale proroga comporti un ulteriore e sostanzioso impegno di spesa da parte del Governo, ma siamo altrettanto consapevoli che governare significa decidere e definire priorità e la Puglia ritiene che non vi sia priorità superiore agli investimenti nella Scuola, nella qualità e nella gestione della didattica. Ringrazio ancora le organizzazioni sindacali della scuola pugliese per la compattezza dimostrata” – ha concluso.
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