Continua senza sosta l’aumento dei listini dei carburanti e in Puglia la magistratura dovrà intervenire. Il Codacons, infatti, vuole vederci chiaro sui rincari esorbitanti e ha deciso di presentare esposti alle sei Procure pugliesi, Bari, Brindisi, Lecce, Foggia, Taranto e Barletta Andria Trani. Le ipotesi di reato sarebbero truffa e aggiotaggio.
“In questi giorni i listini dei carburanti venduti presso i distributori sono letteralmente fuori controllo, con la benzina che in modalità self viaggia verso i 2,3 euro al litro e costa in media il 39,3% in più rispetto allo stesso periodo del 2021, mentre il gasolio sale addirittura del +51,3% – spiega il presidente del Codacons Carlo Rienzi – In alcune zone del paese i carburanti hanno già sfondato la soglia dei 2,5 euro al litro, come Ischia (2,629 euro/litro), La Maddalena (2,589 euro/litro) e Ventotene (2,579 euro al litro)”. I prezzi, di questo passo, rischiano di raggiungere i 3 euro al litro tra la fine di marzo e i primi di aprile – avverte il Codacons.
Per l’associazione l’entità degli aumenti, non appare giustificata né dalle attuali quotazioni del petrolio, né da riduzioni delle forniture sul territorio legate alla guerra in Ucraina, senza contare che benzina e gasolio venduti oggi presso i distributori sono stati acquistati mesi fa, a prezzi sensibilmente inferiori. “Il rischio è i rincari dei prezzi alla pompa possano essere dopati da fenomeni speculativi tesi a sfruttare la delicata situazione in Ucraina per incrementare i guadagni a danno di consumatori e imprese – prosegue Rienzi – Per tale motivo presentiamo un esposto all’Antitrust e a 104 Procure di tutta Italia, chiedendo di aprire indagini sul territorio con l’ausilio della Guardia di Finanza e accertare eventuali speculazioni e illeciti, alla luce delle possibili fattispecie di truffa aggravata, aggiotaggio e manovre speculative su merci”.