E’ iniziato l’incontro tra i ministri degli esteri russo Serghei Lavrov e quello ucraino Dmytro Kuleba in Turchia. Per la prima volta al tavolo siedono esponenti dei due governi in conflitto, in Turchia sotto l’egida e la mediazione del premier Erdogan.
L’incontro si svolge nell’hotel Regnum Carya di Antalya e vi partecipa anche il capo della diplomazia di Ankara Mevlut Cavusoglu, riferisce l’agenzia Anadolu. Dopo il vertice, secondo fonti del ministero degli esteri turco, sono previste conferenze stampa separate da parte di Kuleba e Lavrov.
Intanto la Russia lascia il Consiglio d’Europa. Lo rende noto il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov, citato dall’agenzia Tass. “Il corso degli eventi è diventato irreversibile – si legge in una nota – e la Russia non ha alcuna intenzione di sopportare le azioni sovversive intraprese dall’Occidente, che spinge per un ordine basato sulle regole e sulla sostituzione del diritto internazionale calpestato dagli Stati Uniti e dai suoi satelliti”.
La decisione della Russia, ha detto il ministro degli Esteri in una nota, è stata presa a causa del comportamento ostile dei Paesi europei e della Nato nei confronti della Russia, continuando “nel solco della distruzione del Consiglio d’Europa e dello spazio giuridico e umanitario in Europa”. “I membri dell’Unione Europea e della Nato, che sono ostili nei confronti della Russia – si legge nella nota – stanno abusando della loro assoluta maggioranza nel comitato dei ministri del Consiglio d’Europa. La Russia non prenderà parte al tentativo di Nato e Ue nel trasformare la più antica organizzazione europea in un altro luogo dove vengono esaltati i mantra della supremazia e del narcisismo dell’Occidente. Lasciamo che si divertano tra loro senza la compagnia della Russia”. Lo scorso 25 febbraio, subito dopo l’invasione dell’Ucraina da parte di Mosca, il Comitato dei Ministri aveva deciso di sospendere, con effetto immediato, la Federazione russa dai suoi diritti di rappresentanza nel Comitato dei Ministri e nell’Assemblea Parlamentare.
Mentre è stata ancora una notte di guerra in Ucraina, ancora vittime civili e tra i bambini. Un nuovo bombardamento poche ore fa ha colpito un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv causando quattro morti, di cui due bambini. Un attacco ha colpito il villaggio di Slobozhanske, nel sud-est del paese, ferita una bambina di 5 anni, ma i soccorritori scavano tra le macerie per estrarre altri corpi.
Tre persone, tra cui una bambina, sono rimaste uccise ieri nell’attacco delle forze russe contro l’ospedale pediatrico di Mariupol: lo hanno reso noto le autorità. Zelensky è tornato ad accusare la Russia di “crimine di guerra” e “la prova definitiva che è in corso il genocidio degli ucraini”. Nella notte raid russi nella regione di Sumy hanno fatto altri morti, tre dice il bollettino ucraino. Oggi è prevista l’apertura di altri tre corridoi umanitari, si vedrà se la tregua sarà effettiva.