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Guerra in Ucraina, non c’è tregua dalle bombe. Putin attacca l’occidente: “Responsabile della crisi”

Pubblicato da: redazione | Gio, 10 Marzo 2022 - 18:59

L’offensiva russa non lascia spazio a tregue. Nella giornata di oggi Putin è tornato ad attaccare l’occidente per via delle sanzioni che giudica “illegittime”. “Troveremo una soluzione a tutti i problemi insieme ai nostri partner che non riconoscono le sanzioni” – ha sottolineato Putin addossando all’occidente la responsabilità della crisi ucraina.

“Le sanzioni alla Russia – ha aggiunto – potrebbero provocare un ulteriore aumento dei prezzi alimentari a livello mondiale”. Sempre Putin fa sapere che la Russia sta mantenendo tutti i suoi impegni relativi alle esportazioni energetiche, comprese quelle che passano per l’Ucraina. La Russia, inoltre, fa sapere di aver notificato, fin dal 7 marzo al Consiglio di Sicurezza dell’Onu che l’ospedale a Mariupol, colpito nella giornata di ieri, era utilizzato come sede del battaglione Azov. Dalla struttura erano state evacuate pazienti e personale sanitario.

Proseguono lentamente i negoziati. Oggi si sono sono svolti in Turchia i colloqui tra Ucraina e Russia. Nell’incontro – ha detto il ministro degli esteri ucraino Dmytro Kuleba in conferenza stampa dopo l’incontro con il ministro russo Lavrov – abbiamo affrontato la questione del cessione il fuoco di 24 ore per risolvere la maggior parte delle questioni urgenti dal punto di vista umanitario. Non abbiamo fatto progressi su questo purtroppo, sembra che ci siano altre persone che decidono su questo in Russia. Anche sull’apertura dei corridoi umanitari da e per Mariupol sfortunatamente Lavrov non è stato in condizione di impegnarsi. Sono pronto a incontrare nuovamente Lavrov se ci saranno prospettive concrete” – ha concluso.

Ma le città continuano ad essere sotto assedio. Mariupol è stata vittima di un nuovo attacco aereo. Le bombe, ha sottolinato il municipio sul profilo telegram del luogo, “hanno colpito le case e anche l’edificio dell’università nel centro della città”. E’ stato registrato inoltre anche un attacco nell’area del Teatro Drammatico. Al momento non ci sono informazioni su eventuali vittime. Nel frattempo le sirene antiaereo sono tornate a suonare a Kiev e, inoltre, la presidenza ucraina ha lanciato un appello affinchè donne e bambini a Kharkiv, Donetsk e Luhansk lascino le loro regioni, diventate ormai troppo pericolose. Nel pomeriggio è stata evacuata la città di Irpin, 2mila persone tra cui 200 bambini sono stati messi in salvo. Un drone TB2 Bayraktar ha distrutto un VDV BMD-2 (blindato russo).

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