“Rivolgere un appello a sua santità Kirill, patriarca di Mosca e di tutte le Russie, perché interceda presso il presidente Putin per far cessare la guerra in Ucraina”. E’ quanto richiesto ai vescovi del “Mediterraneo: Frontiera di Pace” dall’associazione culturale pugliese “L’isola che non c’è”.
Un appello a cui fa eco la richiesta di molti altri, tra cui più di cento sindaci, consiglieri regionali, accademici, personalità della società civile, del mondo ecclesiastico, ma anche della cultura tra cui Nichi Vendola e Albano Carrisi, che hanno aderito nel tentativo di creare un ponte e fermare quanto sta accadendo in Ucraina.
“Nella ricorrenza dell’anniversario del vostro incontro a Bari (19-23 febbraio 2020) e mentre eravate riuniti a Firenze per il secondo incontro (23-27 febbraio 2022), il mondo intero veniva sconvolto dalla tragedia che sta colpendo la nobile terra di Ucraina” – scrive l’associazione nell’appello, ricordando inoltre che da Firenze era stato fatto appello alla coscienza di quanti hanno responsabilità politiche affinché si fermi al più presto la follia della guerra.
“Nel manifestare pieno appoggio per tutte le iniziative che si intendono intraprendere per fermare la guerra” – prosegue l’associazione – “chiediamo umilmente a voi vescovi del Mediterraneo di farvi nostra voce”, riportando inoltre una frase pronunciata dallo stesso patriarca Kirill “che in passato è giunto più volte pellegrino a Bari” per San Nicola e “accogliendo a Mosca nel 2017 una reliquia del Santo vescovo di Mira, ha affermato: “Anche se non è mai stato in Russia e non è legato al nostro Paese né per nazionalità né per cultura, è percepito da noi come un santo russo perché ha attraversato con noi tutta la faticosissima e sanguinosa storia del nostro popolo” – hanno concluso.
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