Traffico e ingorghi, carenza di parcheggi, manutenzione delle strade. Sono gli aspetti più critici per i cittadini baresi secondo il sondaggio svolto da Ipsos per conto di Greenpeace, che indaga sull’opinione della popolazione di 8 città italiane sul tema della mobilità urbana (oltre a Bari, anche a Roma, Milano, Torino, Napoli, Genova, Palermo e Pisa).
Più di un residente su due nel capoluogo pugliese, infatti, considera traffico e ingorghi il problema principale della mobilità di Bari, a dimostrazione della necessità di ridurre il numero di auto private in circolazione. Tre baresi su quattro ridurrebbero l’uso dell’auto privata se il trasporto pubblico locale fosse più efficiente. I cittadini vorrebbero più corse durante la giornata, una maggior sicurezza a bordo dei mezzi e un biglietto unico sul territorio comunale, che incentiverebbe l’uso dei mezzi pubblici.
Nonostante questo, solo il 39% degli intervistati sostiene che la mobilità sostenibile sia una priorità per Bari (invece il 61% ritiene che sia uno dei tanti problemi). A differenza di chi vive a Milano dove per quasi la metà la mobilità sostenibile è una priorità. QUI IL SONDAGGIO COMPLETO
Nelle scorse ore i volontari di Greenpeace hanno incontrato il sindaco Antonio Decaro per presentargli questo quadro. “I risultati del sondaggio confermano un dato allarmante per la città: la mobilità è ancora troppo incentrata sull’utilizzo dell’auto privata, causando enormi problemi ambientali che peggiorano la qualità dell’aria e la vita delle persone – dichiarano i volontari del Gruppo Locale Greenpeace di Bari- Per questo l’amministrazione barese deve mettere in campo, da subito, tutte le soluzioni necessarie per rendere la mobilità più sostenibile, a iniziare da un servizio di trasporto pubblico più efficace, sicuro e accessibile a chiunque”.
In modo particolare Greenpeace ha chiesto all’amministrazione degli interventi da attuare subito. Tra questi: potenziare i servizi di trasporto pubblico con veicoli nuovi ed elettrici; dedicare maggior attenzione alle periferie e alle zone più popolose della città, che sono quelle meno servite dal trasporto pubblico. Inoltre ampliare e mettere in sicurezza la rete ciclabile cittadina al fine di ridurre il numero dei veicoli privati in circolazione.