E’ attiva ad Altamura la prima farmacia pubblica della Asl Bari in grado di produrre farmaci personalizzati a base di cannabis. Infiorescenze di cannabis diventeranno cartine per decotti o da vaporizzare, oppure capsule apribili per trattare diverse patologie. È l’ultimo tratto del viaggio della cannabis terapeutica dallo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze al laboratorio di galenica clinica della farmacia territoriale di Altamura, dove è partita recentemente questa nuova attività.
Tre farmaciste e una specializzanda trasformeranno la materia prima in terapie personalizzate al milligrammo, su indicazione dei medici prescrittori abilitati. La farmacista Filomena Cavallera, assieme alle colleghe Angela Sanrocco e Daniela Ciccarone, spiega l’importanza di questo nuovo impegno: “La nostra – dice – è la prima farmacia pubblica del territorio a ritirare la cannabis direttamente e a lavorarla per garantire ai pazienti farmaci personalizzati, allestiti in laboratorio in base alle implicazioni delle diverse patologie e alla posologia e formulazione richieste”.
Un lavoro che ora è a servizio dell’utenza del distretto di Altamura ma che in seguito, con nuove risorse, potrà soddisfare la richiesta proveniente dall’intera Asl. “E’ l’obiettivo – spiega Cavallera – su cui siamo tutte impegnate. In questa fase possiamo utilizzare solo la cannabis di Stato, con quantitativi limitati, più avanti potremo aumentare l’attività con la materia prima proveniente da altri canali di approvvigionamento autorizzati all’importazione. L’aspetto ancora più importante riguarda i pazienti, che adesso possono ricevere i farmaci nella nostra farmacia, evitando lunghi spostamenti in giro per la provincia”.
Felice Spaccavento, medico rianimatore, direttore Uoc Cure Palliative ASL Bari impegnato nella terapia del dolore, conosce impieghi e potenzialità della cannabis: “Grazie alle sue molteplici proprietà ha una miriade di impieghi, spesso di supporto o sostitutivi di terapie tradizionali inefficaci su determinati pazienti”.
La cannabis, infatti, viene prescritta per uso analgesico nel dolore cronico, in patologie che implicano spasticità associata a dolore, ad esempio sclerosi multipla o lesioni del midollo spinale; è utile come trattamento da associare in chemioterapia, radioterapia o terapia per HIV, ma anche come stimolante dell’appetito in pazienti oncologici, affetti da Aids o anoressici, nel trattamento del glaucoma resistente alle terapie convenzionali, oppure per la riduzione di movimenti spastici involontari del corpo e facciali in alcune sindromi come la sindrome di Tourette e di ausilio in alcune epilessie farmaco resistenti. “La cannabis ad uso terapeutico – conclude Spaccavento – è un presidio in più per la salute dei cittadini. Poterla non solo prescrivere in Asl Bari ma anche curarne la preparazione, dall’infiorescenza al farmaco finito e realizzato su esigenze finanche individuali, è un grande passo in avanti per le tantissime persone alle quali possiamo garantire trattamenti che non è sempre semplice ottenere”.