Prosegue senza sosta la guerra in Ucraina in un clima che si fa sempre più gelido. Mentre le città sono ormai sotto assedio, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, nel corso di un videocollegamento con la Camera dei Comuni britannica ha portato avanti con fermezza la propria posizione sostenendo che la Nato “Non si è comportata come doveva”.
Questo, ha spiegato Zelensky, soprattutto “dopo l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia e nel non imporre una no-fly zone sui cieli dell’Ucraina”. Fino ad oggi, ha aggiunto, sono stati uccisi oltre 50 bambini. “Noi non vogliamo perdere ciò che è nostro come un tempo voi non avete voluto arrendervi di fronte all’invasione nazista” – ha sottolineato Zelensky.
Intanto gli Usa vieteranno l’import di petrolio e gas russi, è quanto ha confermato il presidente Joe Biden in un intervento dalla Casa Bianca dopo le indiscrezioni che erano trapelate dai media. Nel frattempo, in Ucraina, nonostante l’apertura di alcuni corridoi umanitari, si continua a combattere. Il ministero degli Esteri ucraino ha denunciato che i russi hanno violato il cessate il fuoco tra Zaporizhzhia, dove c’è la centrale nucleare maggiore d’Europa, e Mariupol, sul Mar d’Azov, bombardando i civili in fuga. Sono almeno 300mila le persone “In ostaggio” a Mariupol dove ieri un bimbo sarebbe morto per disidratazione.
A Sumy l’evacuazione dei civili attraverso il “corridoio verde” è stata interrotta per via dei bombardamenti dei carri armati nemici. Lo riporta l’agenzia ucraina Unian. Tutte le auto in uscita vengono rimandate indietro, lo stesso accade per le persone che tentano di lasciare la città a piedi. Sempre a Sumy, all’alba, sono rimaste uccise almeno 21 persone durante il fuoco russo. Tra di loro 2 bambini. Sono in corso evacuazioni a Chernihiv e Kharkiv, città ormai semi distrutte. Proprio da quest’ultima il sindaco ha denunciato: “Siamo vittime di un genocidio, qui non c’è nessun corridoio umanitario”.
Foto dal conflitto