Nel quadriennio 2018-2021 si è registrato un calo dei femminicidi, ma un aumento dei cosiddetti ‘reati-spia’ come stalking, maltrattamenti e violenze sessuali. E’ quanto emerge da un’analisi realizzata in occasione della Festa della donna dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della Polizia criminale. In particolare, la Puglia è al terzo posto nella classifica italiana, preceduta solo da Sicilia e Campania, dove i reati spia sono più elevati. Le regioni in cui, invece, si registra un’incidenza minore sono il Veneto, le Marche e il Trentino Alto Adige.
L’incremento dei reati spia può, in parte, essere interpretato come una maggior consapevolezza e di fatto una maggiore propensione alla denuncia da parte delle vittime e dei testimoni che gravitano intorno a “rapporti” disfunzionali.
Attraverso la presa di coscienza del fenomeno e degli strumenti idonei per combatterlo, spiega la Polizia di Stato, si può diminuire lo squilibrio che talvolta ancora contraddistingue il rapporto tra uomini e donne e che alimenta la disparità di genere.
Nel 2021 e nel 2020 in ambito familiare gli omicidi sono stati 147 con un leggero incremento delle vittime donne che raggiungono il 91% sul totale delle persone uccise dal partner o ex partner.
Nell’ambito della prevenzione e del contrasto al fenomeno si sottolinea l’attività delle Forze di polizia che negli anni hanno messo in campo operatori specializzati come psicologi, medici e personale formato nell’avvicinamento delle vittime di reato. Inoltre, sono state realizzate campagne informative mirate a rimuovere quegli ostacoli socio-culturali che impediscono un approccio più sereno alla risoluzione di problemi.