La Regione Puglia e i pediatri pugliesi si mobilitano per i bambini che arrivano dalle zone di guerra. “Le nostre porte sono aperte”, spiega a Borderline24 il vice presidente nazionale Federazione Italiana Medici Pediatri, Luigi Nigri.
“I bambini con le loro mamme provenienti da zona di guerra, una volta giunti in Puglia non dovranno preoccuparsi per l’assistenza medica – commenta – Ma troveranno 500 studi convenzionati nella nostra regione a loro disposizione. E nel caso si dovessero creare centri di accoglienza, ci siamo impegnati ad andare direttamente ad aprire un ambulatorio per assisterli anche in loco. Offriremo – assicura Nigri- la stessa assistenza che garantiamo ai nostri pazienti pugliesi e ove possibile procureremo loro medicinali e offriremo in prima persona, anche con risorse nostre, beni di prima necessità”.
Con la Regione Puglia, continua Nigri, “è stato siglato un protocollo di intesa per cui non saranno necessari documenti o formalità burocratica o autorizzazioni per ottenere assistenza medica. Basterà ai bambini e alle loro mamme solo raggiungere i nostri studi”.
Intanto ieri il pediatra Antonio di Mauro, ha ringraziato tramite il proprio profilo Facebook sia i cittadini di Bari che di Margherita di Savoia perché sono stati davvero generosi a contribuire alla raccolta di beni di prima necessità nel suo studio. “Il materiale raccolto – spiega il pediatra – ha raggiunto il sito di stoccaggio e questa mattina parte per l’Ucraina. Credo che la prossima emergenza da affrontare sarà quella degli alloggi. Dove dormiranno questi profughi?” , si chiede Di Mauro che propone a chi ha proprietà, hotel, B&B e pensioni disponibili a Margherita di Savoia di contattarlo.