Sabato 5 marzo 2022, a partire dalle 10,00, il Gruppo FAI Giovani Bari, in collaborazione con la Delegazione FAI di Bari e la Direzione regionale del FAI per la Puglia, aprirà le porte del cantiere di palazzo Atti, in corso Cavour, edificio in stile eclettico progettato dall’ingegner Ettore Patruno nel 1916, attualmente in fase di restauro a cura dello studio di architettura studioIDEAM e dell’Impresa Resta.
In occasione della visita curata dal FAI Giovani Bari saranno raccontate la storia e le vicende dell’edificio a partire dalla sua costruzione voluta dal cav. Luigi Colonna, tra il 1915 e il 1916, fino al restauro attualmente in corso oltre a poter accedere, in via del tutto eccezionale, all’interno dell’edificio per osservare da vicino il gruppo scultoreo collocato sul loggiato della facciata principale.
I restauratori dell’Impresa Resta, gli architetti dello studioIDEAM e i volontari del FAI accompagneranno i visitatori lungo un percorso che attraverserà la storia e le vicende dell’edificio progettato per il committente Arturo Atti nel contesto dell’eclettismo barese dell’inizio del Novecento.
Palazzo Arturo Atti. Architetture dell’eclettismo a Bari
Palazzo Arturo Atti sorge nel Quartiere Umbertino della città di Bari, in un contesto di notevole pregio architettonico caratterizzato dalla presenza di edifici di interesse artistico come il Teatro Petruzzelli, l’Hotel Oriente e il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese. Costruito tra il 1915 e il 1916 dal cavalier Luigi Colonna, su progetto dell’ingegnere Ettore Patruno per conto di Arturo Atti, rappresenta l’espressione della volontà della classe sociale emergente, costituita da ricchi imprenditori locali, di acquisire uno stile rappresentativo del proprio status in uno dei più importanti centri di snodo commerciale sull’Adriatico, rivolto da un lato alle città del Mediterraneo e dall’altro ai paesi balcanici. L’edificio è sottoposto a tutela ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. n. 42/2004 e ss.mm.ii. con D.C.P.C. n. 602 del 06/12/2017.
Il progetto, presentato al Comune di Bari da Ettore Patruno, è realizzato lasciando invariata l’espressione dello stile eclettico in voga durante quegli anni, ma con un’abbondanza nell’apparato decorativo declinato in ghirlande di fiori, motivi geometrici, fregi, mascheroni, paraste, lesene e un importante gruppo scultoreo sulla loggia nobile.
Da alcune foto d’epoca si osserva come l’edificio fosse arricchito da elementi metallici posti sui pilastri del muretto d’attico e da elaborati lampioni ancorati sul basamento bugnato.
Nel 1985 Palazzo Atti è stato sottoposto ad un corposo intervento di manutenzione delle facciate che ne hanno determinato l’aspetto attuale. Inoltre è stata ridotta l’apertura alare dell’aquila posta in angolo, di modo da limitarne l’esposizione alle acque meteoriche.
Nella tromba delle scale si trova un ascensore della prima metà del Novecento con cabina e porte in legno e ringhiere in ferro battuto.
Gli appartamenti ai piani superiori sono accessibili attraverso ingressi con infissi originari in legno decorato e sopraluce in vetro e decorazioni in ferro battuto. Gli interni presentano delle coperture voltate a padiglione a sesto ribassato impreziosite da stucchi negli appartamenti al piano nobile.