La benzina ha superato quota 2 euro per un litro, a Bari come in altre città italiane. Infatti prosegue senza freni la corsa dei carburanti con il mercato petrolifero per la guerra in Ucraina: in due giorni le quotazioni internazionali della benzina sono aumentate dell’equivalente di quasi sei centesimi al litro, e le ripercussioni si vedono al distributore.
Staffetta Quotidiana rivela che questa mattina Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi di benzina e gasolio e di sette centesimi al litro quelli del Gpl. In base ai dati comunicati dai gestori all’Osservaprezzi carburanti del Mise alle 8 di ieri ed elaborati da Quotidiano Energia, il prezzo medio della benzina in modalità self sale a 1,886 euro al litro (ieri 1,880), Quanto al servito, per la benzina il prezzo medio praticato va a 2,015 euro al litro, il valore più alto dal 2014.
Parliamo di un +5 centesimi al litro per la benzina. In una sola settimana il rincaro dei prezzi è stato pari al 13%. Anche i benzinai si dichiarano allo stremo: “Non riesce più nemmeno a fare scaricare il carburante che, quando arriva al gestore, ha sempre un prezzo più alto rispetto al giorno precedente”, dice Giovanni Sperduto, presidente della Federazione benzinai di Confesercenti alla Stampa.