Nelle ultime ore stanno circolando diverse notizie su raccolte di beni e farmaci destinati alla popolazione ucraina. L’assessora al Welfare Francesca Bottalico, sollecitata da più parti, precisa che l’amministrazione comunale ha deciso di attivare una campagna di raccolta di beni di prima necessità e che, per raggiungere il massimo risultato, ha chiesto indicazioni al Consolato ucraino a Napoli sulla tipologia di beni e sulle modalità di consegna alla popolazione. Non appena ottenute indicazioni certe dal Consolato, sarà cura dell’amministrazione comunale comunicarle ai cittadini baresi per organizzare al meglio la raccolta.
“Sono ore concitate in cui moltissimi cittadini e cittadine si stanno mobilitando per aiutare il popolo ucraino in queste ore drammatiche – commenta Francesca Bottalico -. Allo stesso modo diversi consiglieri comunali ed esponenti di associazioni e realtà del privato sociale, come pure Federfarma e l’Ordine dei medici, hanno offerto la propria disponibilità a contribuire a qualsiasi tipo di iniziativa possa rappresentare un aiuto concreto per le centinaia di migliaia di ucraini in fuga dal proprio Paese. Come Comune abbiamo preso contatti con il consolato ucraino a Napoli per attivare un canale di raccolta ufficiale di beni, farmaci e di tutto ciò che può essere utile per sostenere la popolazione civile sotto attacco. Colgo l’occasione per ringraziare tutti coloro i quali si sono resi disponibili ad offrire il proprio contributo”.
Nella seduta odierna del Consiglio comunale, attualmente in corso, è stata inoltre approvata all’unanimità la mozione urgente presentata dal presidente Cavone con la quale Bari, città di pace e di accoglienza, chiede all’Italia e all’Europa di alimentare gli sforzi per una cessazione degli scontri con tutti i mezzi della diplomazia e di attivarsi per garantire un passaggio sicuro alle agenzie internazionali e alle organizzazioni non governative al fine di assicurare assistenza alla popolazione coinvolta dal conflitto attraverso corridoi umanitari. La mozione approvata, infine, impegna il Comune di Bari a garantire accoglienza per i profughi in arrivo nel nostro Paese.