Circa 2500 tra agricoltori, pescatori e allevatori – secondo le stime degli organizzatori – stanno partecipando a Bari, in piazza Libertà, alla protesta nazionale indetta da Coldiretti contro la guerra in Ucraina “che affossa l’economia” e contro l’impennata dei prezzi del carburante che non permette agli operatori economici di coprire i costi di produzione. In piazza ci sono anche barche, trattori e animali, tra cui alcune mucche.
Si protesta anche per l’impossibilità di consegnare il pescato a chilometro zero per lo sciopero dei tir, oltre che per i danni ai prodotti deperibili come frutta, verdura, funghi e fiori che sono fermi nei magazzini. I manifestanti hanno chiesto di incontrare il prefetto Antonia Bellomo.
Venerdì nero a Bari anche per i trasporti: bus dell’Amtab fermi e disagi per i pendolari. Qui le motivazioni della protesta.