Le giornate diventano sempre più lunghe a Kiev e la paura è tanta. Gli italiani che non vivono a Kiev ma si sono ritrovati nella capitale Ucraina per diverse motivazioni, e che non sono potuti partire prima, si stanno radunando tutti in uno stesso luogo sicuro. Hanno già trascorso la prima nottata tutti insieme, seguiti dall’ambasciata. “Questa mattina prima dell’alba – ci raccontano – ci hanno fatti scendere al piano di sotto, in una specie di bunker. Poi, passato il pericolo, siamo risaliti. Per ora stiamo tutti bene, ma l’Italia faccia qualcosa, perché noi da qui non sappiamo davvero nulla, come facciamo a tornare nel nostro Paese?”.
Tante le famiglie con bambini piccoli, di ora in ora le persone aumentano sempre di più. “Per ora abbiamo il cibo, soprattutto per i bambini – continuano nel racconto – davvero però non sappiamo cosa fare. Qui cercano di rassicurarci e stiamo facendo le persone forti per i nostri figli, ma la paura è tanta, il conflitto è fuori da questa porta”. Tra gli italiani ci sono anche alcuni pugliesi.
L’Ambasciata d’Italia a Kiev è operativa e raggiungibile al numero di emergenza: +380 50 310 2111; +380 91 617 49 63. L’Unità di Crisi è raggiungibile al numero +390636225.
(foto attacchi nelle vicinanze di Kiev)