Prima della recente ondata di rincari, com’è stata la gestione delle spese per i consumi di Regioni e Comuni italiani? A questa domanda ha risposto la Fondazione Gari, che ha realizzato per l’Adnkronos una classifica sugli enti pubblici in rapporto a tre voci di costo: energia elettrica, acqua e gas.
Si scopre così, scorrendo la tabella (qui il link) che la Campania nel 2020 ha speso oltre 83 milioni di euro di elettricità per il funzionamento delle sue strutture, mentre l’Emilia Romagna ha versato 2 milioni 362 mila euro per l’elettricità.
La Puglia è tra le più virtuose in questa settore, con una valutazione AA (alle migliori è stata assegnata una tripla ‘A’, alle meno efficienti ‘C’) pagando in un anno 2 milioni e 484 mila euro. Sempre la Puglia, invece, fa peggio per il consumo di gas, con valutazione BBB e una spesa di 385 mila euro. Per quanto riguarda l’utilizzo di acqua è classificata con B e un costo di 753 mila euro.
Tra le città capoluogo di provincia, Parma è la ‘regina’ per quanto riguarda la spesa pubblica: si è guadagnata il massimo dei voti per quanto riguarda tutte e tre le voci di spesa: 619 mila 944 euro la cifra spesa per l’energia elettrica, 156 mila 369 euro per le bollette dell’acqua, 215 mila 801 euro per il gas. Completano la top 10 dei capoluoghi di Provincia più virtuosi: Reggio Emilia, Rovigo, Brescia, Pesaro, Pordenone, Sassari, Catania, Pescara e Carbonia.
I Comuni di Bari e provincia ottengono una votazione eccellente (AAA) per quanto riguarda il consumo di acqua e gas. Mediocre il risultato per l’energia annua (oltre 7milioni e ranking BB). La classifica dei Comuni.