Sono 94 le strutture sanitarie premiate da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023), volta ad individuare i centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata. Fra questi, anche l’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.
La Fondazione Onda ha riconosciuto la centralità del lavoro multidisciplinare svolto nell’istituto oncologico barese dove tutti i casi sono discussi da un team composto da diversi specialisti: gli oncologi (Claudia Carella, Loredana Palermo e Lucia Rinaldi), l’oncologo genetista (Angelo Paradiso), gli urologi (Gianfranco Giocoli Nacci e Vito Di Lorenzo), l’anatomopatologo (Alessandro Caniglia), i radiologi (Annunziata Ferrante e Valeria Malagnino), i radioterapisti (Marco Lioce e Sabino Bonaduce), i fisici sanitari (Raffaella Massafra, Pasquale Tamborra e Vittorio Didonna), gli infermieri (Lucreazia Spadone e Rossella Carlucci). Il team, coordinato dall’oncologo Emanuele Naglieri si avvale anche del cardiologo, del nutrizionista, dello psicologo, del farmacista, del medico nucleare e del biologo molecolare. Nel laboratorio di diagnostica molecolare e farmacogenetica dell’Istituto, infatti, si analizzano le alterazione dei geni BRCA 1 e BRCA2 così da individuare i pazienti per i quali la terapia ormonale è più efficace delle terapie tradizionali.
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda, fra cui figurano i nomi di Giario Conti, Segretario SIURO, Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma. La prima edizione di ‘Bollini Azzurri’ è stata patrocinata da AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia) e SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Bayer. Si tratta del primo riconoscimento, tra quelli promossi da Fondazione Onda, che ha come oggetto la salute dell’uomo.
La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollini Rosa di Fondazione Onda. La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 10 domande, volte a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi. Tra queste, 5 fanno riferimento a requisiti definiti essenziali dalla commissione, ovvero: il numero medio di nuovi casi di tumore alla prostata trattati dalla struttura che deve essere superiore a 100, l’offerta di un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, il core team composto da urologo, oncologo medico e oncologo radioterapista, a cui devono aggiungersi anatomo patologo e specialista in diagnostica per immagini. Infine, risulta fondamentale la partecipazione a sessioni e programmi di aggiornamento in tema di tumore alla prostata. Sulla base di questi criteri, 94 strutture hanno ottenuto il riconoscimento.