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Tumore alla prostata, l’istituto Tumori di Bari riceve il Bollino Azzurro

Pubblicato da: redazione | Gio, 24 Febbraio 2022 - 19:00
L'istituto Oncologico di Bari

Sono 94 le strutture sanitarie premiate da Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, nel quadro della prima edizione del Bollino Azzurro (2022-2023), volta ad individuare i centri che garantiscono un approccio multiprofessionale e interdisciplinare dei percorsi diagnostici e terapeutici per le persone con tumore alla prostata. Fra questi, anche l’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

La Fondazione Onda ha riconosciuto la centralità del lavoro multidisciplinare svolto nell’istituto oncologico barese dove tutti i casi sono discussi da un team composto da diversi specialisti: gli oncologi (Claudia Carella, Loredana Palermo e Lucia Rinaldi), l’oncologo genetista (Angelo Paradiso), gli urologi (Gianfranco Giocoli Nacci e Vito Di Lorenzo), l’anatomopatologo (Alessandro Caniglia), i radiologi (Annunziata Ferrante e Valeria Malagnino), i radioterapisti (Marco Lioce e Sabino Bonaduce), i fisici sanitari (Raffaella Massafra, Pasquale Tamborra e Vittorio Didonna), gli infermieri (Lucreazia Spadone e Rossella Carlucci). Il team, coordinato dall’oncologo Emanuele Naglieri si avvale anche del cardiologo, del nutrizionista, dello psicologo, del farmacista, del medico nucleare e del biologo molecolare. Nel laboratorio di diagnostica molecolare e farmacogenetica dell’Istituto, infatti, si analizzano le alterazione dei geni BRCA 1 e BRCA2 così da individuare i pazienti per i quali la terapia ormonale è più efficace delle terapie tradizionali.

«Da anni – così il direttore generale Alessandro Delle Donne – il nostro Istituto si è organizzato in team multidisciplinari per la gestione dei casi clinici. Questo metodo di lavoro riduce il carico assistenziale, velocizza le scelte diagnostico-terapeutiche e, soprattutto, garantisce ai pazienti migliori prospettive nell’evoluzione dalla malattia. Siamo pertanto molto onorati di questo riconoscimento che premia e valorizza proprio questo aspetto del nostro lavoro». L’Istituto Tumori di Bari, già triplice bollino rosa per le patologie femminili, è da tempo impegnato nella promozione di una medicina sempre più personalizzata e, di conseguenza, più attenta anche alle differenze di genere, così come definito dalle linee di indirizzo del CIV, il comitato di indirizzo e verifica, presieduto dall’on. Gero Grassi: «Le statistiche e la pratica clinica ci dicono che gli uomini, rispetto alle donne,  sono meno attenti alla propria salute e meno responsabili. Per questo, riteniamo necessario potenziare il livello di offerta terapeutica e diagnostica del nostro Istituto anche in un’ottica di genere. Importanti novità, a breve, arriveranno per i trattamenti chirurgici del tumore alla prostata. Nel frattempo, continuiamo a lavorare per promuovere un’informazione consapevole tra la popolazione maschile e l’inserimento del network nazionale dei ‘Bollini Azzurri’ rientra proprio in questo percorso» conclude Delle Donne.
Il tumore alla prostata è una tra le malattie più diffuse negli uomini: in Italia sono circa 564.000 le persone con una pregressa diagnosi di tumore della prostata, pari al 19 per cento dei casi di tumore nei maschi e ogni anno si contano circa 36.000 nuove diagnosi. «Questa prima edizione del Bollino Azzurro, che ha visto la partecipazione di 155 strutture italiane, rinnova il nostro impegno nel coinvolgere sia la popolazione maschile che quella femminile sulle tematiche relative alla salute e in particolare sul tumore alla prostata», ha affermato Francesca Merzagora, Presidente di Fondazione Onda. «I centri premiati costituiranno una rete di scambio di esperienze e di prassi virtuose e offriranno alla popolazione l’opportunità di essere correttamente informata attraverso campagne di comunicazione mirate e di fruire di servizi gratuiti in occasione di giornate dedicate, con l’obbiettivo di sensibilizzare e avvicinare a diagnosi e cure appropriate. Il riconoscimento del Bollino Azzurro rappresenta quindi un significativo punto di partenza per il potenziamento dei servizi in ottica multidisciplinare».
Gli ospedali che hanno aderito all’iniziativa sono stati valutati da una commissione multidisciplinare di esperti istituita da Fondazione Onda, fra cui figurano i nomi di Giario Conti, Segretario SIURO, Orazio Caffo, Direttore oncologia medica, APSS Trento Presidio Ospedaliero S. Chiara e Rolando Maria D’Angelillo, Direttore U.O.C. Radioterapia del Dipartimento di Oncoematologia, Policlinico Tor Vergata di Roma. La prima edizione di ‘Bollini Azzurri’ è stata patrocinata da AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia ed Oncologia Clinica), CIPOMO (Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri), Fondazione AIOM (Associazione Italiana Oncologia Medica), ROPI (Rete Oncologica Pazienti Italia) e SIUrO (Società Italiana di Uro-Oncologia), con il contributo incondizionato di Bayer. Si tratta del primo riconoscimento, tra quelli promossi da Fondazione Onda, che ha come oggetto la salute dell’uomo.
La partecipazione all’iniziativa era aperta a tutti gli ospedali partendo da quelli del network Bollini Rosa di Fondazione Onda. La valutazione delle 155 strutture ospedaliere candidate e la conseguente assegnazione del Bollino Azzurro si sono basate sulla compilazione di un questionario di mappatura articolato su 10 domande, volte a misurare la qualità e la multidisciplinarità dei servizi. Tra queste, 5 fanno riferimento a requisiti definiti essenziali dalla commissione, ovvero: il numero medio di nuovi casi di tumore alla prostata trattati dalla struttura che deve essere superiore a 100, l’offerta di un approccio multidisciplinare per la gestione della malattia, il core team composto da urologo, oncologo medico e oncologo radioterapista, a cui devono aggiungersi anatomo patologo e specialista in diagnostica per immagini. Infine, risulta fondamentale la partecipazione a sessioni e programmi di aggiornamento in tema di tumore alla prostata. Sulla base di questi criteri, 94 strutture hanno ottenuto il riconoscimento.
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