Sono stati svegliati da un allarme chiaro, i cittadini di Kiev. La guerra è iniziata e la città è sotto scacco. Le strade sono state chiuse e gli ospedali stanno montando delle barriere alle finestre. Sono pronti i bunker per i primi trasferimenti. Ci sono file ai bancomat e ai rifornimenti di carburante. Chi può riempie l’auto alla meno peggio e tenta la fuga. Chi, invece, sarebbe dovuto rientrare oggi in Italia, è rimasto bloccato: l’aeroporto è chiuso. “Abbiamo paura – racconta un pugliese bloccato a Kiev – Ci siamo ritrovati questa mattina in una situazione spaventosa. C’è il fuggi fuggi generale. Anche le ambasciate sono nel panico. Ci aspettiamo un intervento immediato da parte dell’Italia anche se al momento non ci sono risposte da parte del nostro paese. Saremmo voluti partire prima, ma non abbiamo potuto. Ed ora ci troviamo in questa situazione”.
In considerazione degli attuali attacchi in Ucraina e della chiusura dello spazio aereo – scrive l’ambasciata italiana – si raccomanda ai connazionali di seguire le indicazioni delle Autorità locali che, al momento, invitano a rimanere nelle proprie abitazioni, e mantenersi costantemente aggiornati sui mezzi d’informazione e sui canali ufficiali. Gli spostamenti via terra all’interno e verso l’esterno del Paese con i mezzi disponibili devono essere valutati con estrema cautela. Se presenti nel Paese, si raccomanda di registrarsi sul sito www.dovesiamonelmondo.it e scaricare la APP “Unità di Crisi” per i cellulari.
Si ricorda che i viaggi a qualsiasi titolo nelle regioni di Donetsk e Luhansk ed in Crimea sono sconsigliati e tutti i viaggi verso l’Ucraina sono da posticipare. L’Ambasciata d’Italia a Kiev è operativa e raggiungibile al numero di emergenza: +380 50 310 2111; +380 91 617 49 63. L’Unità di Crisi è raggiungibile al numero +390636225″.
(Foto Facebook)