“Non ci sarà un giorno in cui il Covid, da un momento all’altro, sparirà. Per questo pensare di smantellare tutto l’impianto di regole e restrizioni a partire da una data puntuale – magari il 31 marzo quando scadrà lo stato d’emergenza – non è la strategia migliore”. Queste le dichiarazioni del Ministro Speranza al giornale La Repubblica. Anzi, continua il ministro, “con 60 mila casi al giorno, è un errore e quindi sì, ancora per un po’, alle mascherine al chiuso, al Green pass e forse anche alla quarta dose in autunno”.
A marzo, conferma il ministro, partirà la quarta dose per gli immunocompromessi, “ma dovremo valutare il richiamo per tutti dopo l’estate. È da considerare probabile, perché il virus non stringe la mano e se ne va per sempre”. Le parole del ministro arrivano nel giorno in cui in Italia si celebra la Giornata nazionale del personale sanitario. A loro è arrivato un messaggio di omaggio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: “E’ grazie alla loro preparazione professionale e al loro spirito di sacrificio che è stato possibile arginare il rischio di perdite ancor più ingenti”. Anche Papa Francesco, all’Angelus, ha rivolto un pensiero di gratitudine all'”eroico personale sanitario”.