Nonostante gli interventi straordinari da parte del Governo, i costi dell’energia sono schizzati alle stelle. Nel primo trimestre 2022, rispetto al primo trimestre dello scorso anno, si è registrato un aumento del 131% sulle utenze domestiche della luce (da 20,06 a 46,03 centesimi di euro/kWh, tasse incluse) e del 94% (da 70,66 a 137,32 centesimi di euro per metro cubo, tasse incluse) su quelle del gas. È quanto sottolinea Arera, (Autorità di regolazione per energia reti ambiente), in audizione in Senato, spiegando (come riporta l’Ansa), che l’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia si è riflessa sulle bollette a partire dal secondo semestre 2021.
“L’impennata dei prezzi all’ingrosso dell’energia nel 2021 gennaio-dicembre 2021 +500% per il gas e +400% per l’energia elettrica si è riflessa sui prezzi a partire dal secondo semestre 2021”. “La forte volatilità dei prezzi che contraddistingue questo periodo rende – per Arera – particolarmente difficile fornire elementi previsivi affidabili”.