Un ragazzo di 16 anni è morto in un incidente stradale verificatosi nelle Marche, il ragazzo si trovava a bordo di un furgone di una ditta termo-idraulica presso la quale stava facendo uno stage. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il mezzo è finito fuori strada contro un albero all’altezza di Serra de’ Conti, in provincia di Ancona. E’ accaduto durante l’orario di lavoro. Ferito il conducente, 37enne.
Il 16enne, Giuseppe Lenoci, originario di Monte Urano (Fermo), viaggiava al posto del passeggero, lato del veicolo che ha subito l’impatto maggiore e più violento contro l’albero. Per il ragazzo non c’è stato nulla da fare, è morto sul corpo. Il conducente, 37enne, è stato invece sbalzato via dall’abitacolo finendo a diversi metri di distanza dal mezzo. E’ stato trasportato all’ospedale di Torrette di Ancona in gravi condizioni. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco che hanno estratto il corpo del ragazzo dalle lamiere. Sul posto anche la polizia locale di Serra de’Conti, i carabinieri e il 118.
“È morto un altro studente in stage, in provincia di Ancona, Non è passato neanche un mese dalla morte di Lorenzo Parelli” – ha affermato in una nota il Fronte della Gioventù Comunista. “Quello che sta succedendo in Italia è sotto gli occhi di tutti – ha commentato Lorenzo Lang, Segretario Nazionale del Fronte della Gioventù Comunista – questa è la scuola che hanno voluto governi e padroni. Sappiamo cosa fare, nessuno ha più scuse. Attendiamo la prossima conferenza della Lamorgese in cui ci spiegherà di nuovo che queste morti simboleggiano la ripresa del paese, o parlerà ancora di fantomatici infiltrati nelle proteste degli studenti” – ha concluso.
“Questa morte si aggiunge a una lunga lista di morti sul lavoro e all’interno delle scuole morti causati da un sistema malato, volto solamente al profitto. Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla famiglia, i compagni di scuola e gli amici del ragazzo” – ha dichiarato invece Luca Redolfi, coordinatore nazionale dell’Unione Degli Studenti. “Vogliamo sicurezza dentro e fuori le scuole – proseguono gli studenti – vogliamo che l’alternanza scuola-lavoro e gli stage vadano aboliti a favore dell’istruzione integrata che metta in critica il sistema produttivo attuale per costruire dai luoghi della formazione un modello diverso di società. Ad una settimana dalla morte di Lorenzo Parelli, durante l’alternanza scuola lavoro, ci troviamo di fronte ad un’altra morte in un luogo di lavoro, dove uno studente non dovrebbe stare. Ci chiediamo quanti altri studenti e giovani debbano morire prima l’idea di un sistema unicamente volto al profitto e allo sfruttamento, cambi, una volta per tutte” – ha concluso Redolfi. Il 18 febbraio gli studenti saranno in piazza in tutta Italia contro alternanza, maturità e repressione subita.