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Bari, nell’ex Ancora di Palese tra rifiuti e degrado: “Speriamo di demolirla entro l’estate” – VIDEO

Pubblicato da: Francesca Emilio | Dom, 13 Febbraio 2022 - 08:00

Da ristorante rinomato a discarica a cielo aperto, parliamo dell’ex Ancora, situata nel V Municipio, più in particolare sul lungomare di Palese, dove a fare da sfondo (tra il cielo e il mare) ci sono oggi i resti di un luogo simbolo di ricordi per i residenti, ma anche tante promesse infrante. Dalle mura ormai fatiscenti, ai bustoni di immondizia, sino a passare per gli scheletri di elettrodomestici, detriti, tombini privi del coperchio e un’aria che a tratti, sa ancora di bruciato.

Ma non solo, a preoccupare i residenti,  ci spiega un cittadino “le transenne che ormai da più di un anno delimitano la carreggiata intralciando il transito di pedoni e ciclisti” (foto in basso). Ma tutto questo potrebbe durare ancora per poco. A confermarlo a Borderline24 Vincenzo Brandi, presidente del Municipio V, il quale ha sottolineato che “ci sono tanti problemi connessi alla realizzazione dei progetti relativi all’ex Ancora, ma entro l’estate la struttura potrebbe essere abbattuta”.

Andiamo per gradi: era il 23 ottobre del 2020 quando un incendio distrusse (per la seconda volta) la struttura. Il paese si svegliò avvolto in una nube di fumo, per spegnere le fiamme ci vollero sei ore. Quel giorno ad andare in fumo furono anche i progetti: Comune e Municipio avevano infatti dichiarato più volte di essere pronti a dare nuova vita alla struttura, a prova di ciò il fatto che il Comune avesse già pubblicato un bando per l’affidamento (dopo aver preso in gestione la struttura nel gennaio 2019).

Oggi, dopo oltre 400 giorni di silenzio (1 anno e tre mesi), mentre l’ex ristorante si riempie sempre più di rifiuti, sembrerebbe che qualcosa si stia muovendo, anche se le tempistiche, ha spiegato ancora Brandi “non saranno celeri”. Il prossimo 22 febbraio, ha dichiarato ancora il presidente del Municipio, in particolare, “è prevista una conferenza tecnica nella quale saranno presenti la capitaneria di porto e le amministrazioni comunali e municipali”. Obiettivo della riunione, trovare soluzione tecnica al progetto di smantellamento e demolizioni oltre che comprendere come procedere con lo smaltimento dei rifiuti.

“Trattandosi di rifiuti di natura speciale ed essendo la struttura situata sul mare – ha spiegato Brandi – l’abbattimento deve necessariamente prevedere la tutela di quest’ultimo”. Dopo aver trovato queste risposte ed ottenute le autorizzazioni “si potrà procedere con le fasi successive”. “Entro questa estate – ha proseguito il presidente del Municipio – ci sono buone probabilità che la zona abbia una piattaforma pulita. La mia speranza è che avvenga anche prima. Abbiamo fatto in modo di mantenere una buona parte della volumetria, perché molta di quella che c’è non era autorizzata” – ha sottolineato ricordando che una parte della struttura era abusiva.

“Contestualmente a questa prima fase guardiamo già al futuro – ha proseguito –  in giunta è stato approvato uno studio di fattibilità con una linea di indirizzo chiesta dal Municipio e approvata. L’idea è quella di realizzare una piccola struttura che possa essere affidata ad associazioni che si occupano di sport marittimi” – ha spiegato ancora. Ma non è l’unica novità riguardante il lungomare di Palese, spesso al centro di dibattiti e polemiche da parte dei cittadini per lo stato di abbandono in cui verte e per il continuo paragone con S.Spirito.

“Ci stiamo muovendo per effettuare in tempi brevi una manutenzione del lungomare – ha detto ancora Brandi – ma ci sono molti progetti che riguardano la zona, tra questi va sicuramente citato quello della pista ciclabile che si ricongiungerà con il waterfront di San Girolamo”. Ma non è finita qui. “Stiamo pensando a soluzioni per evitare che si creino disagi per il parcheggio selvaggio – ha detto ancor Brandi – abbiamo individuato alcune aree di patrimonio comunale che potrebbero essere adibite ad aree di parcheggio. L’obiettivo e permettere ai cittadini di godersi il lungomare” – ha sottolineato.

“Poi – ha detto infine –  oltre ad inviare richiesta per comprendere il futuro delle transenne sulla zona della punta, affinché ci sia il ripristino prima dell’estate, abbiamo chiesto un intervento per la piattaforma del porto e, infine, abbiamo inviato un progetto che segue il modello Torre Quetta. L’idea è quella di avere un’isola ecologica e delle casette in legno bianche che ospitino punti ristoro sul lungomare. Sarà un processo lento, ma ci impegneremo per realizzarlo” – ha concluso.

 

 

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