Niente più lunghe attese dalla diagnosi alle prima cure, né pellegrinaggi fra medici diversi per individuare il trattamento più adeguato. L’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari si impegna a garantire tempi certi e un team di professionisti dedicato per i propri pazienti affetti da tumore al polmone per i quali, di recente, ha certificato il PDTA, il percorso diagnostico-terapeutico assistenziale: si tratta del primo ospedale pugliese a certificare, tramite una società esterna internazionale, il percorso di cura per malati di tumore al polmone.
Fin dal primo accesso, il paziente sarà guidato attraverso un percorso di cura dettagliato che comprende la corretta diagnosi della sua situazione clinica, la valutazione in un team multidisciplinare e l’accesso ai trattamenti più moderni ed eventualmente anche a trials clinici. Il percorso diagnostico terapeutico dell’istituto oncologico pugliese si ispira alle linee guida dell’AIOM, l’Associazione Italiana di Oncologia Medica, e garantirà per prima cosa una tempistica adeguata per l’intero percorso: da 22 a 41 giorni, dalla diagnosi alle prime cure, garantendo turni dedicati ai pazienti che decidono di entrare nei PDTA e che devono sottoporsi ad esami e controlli, anche in altre strutture ospedaliere regionali.
In più, tutti i casi del PDTA saranno discussi, fin da subito, non solo dall’oncologo ma anche dal chirurgo, dallo pneumologo, dal radioterapista e dal radiologo. Il paziente, così, non dovrà pellegrinare da uno specialista all’altro per esami e terapie perché il suo caso clinico sarà discusso collegialmente e, collegialmente saranno definite le prestazioni diagnostiche e terapeutiche a lui più indicate, con un notevole risparmio di tempo e denaro e, soprattutto, con un enorme vantaggio per la propria sopravvivenza.
«Nel nostro Istituto – spiega a riguardo Domenico Galetta, responsabile della struttura dipartimentale di oncologia medica toracica – afferiscono una quota considerevole di pazienti con neoplasia polmonare, patologia che, in Puglia, nel 2018, ha colpito 2.160 nuovi pazienti. L’esperienza acquisita negli anni, le sperimentazioni e i trials clinici nazionali e internazionali attivi, il nostro ruolo nella rete oncologica regionale ci ha spinto a certificare, secondo lo schema normativo ISO 9001:2015, il percorso di diagnosi, cura e follow up del paziente con carcinoma polmonare, in regime ambulatoriale, ricovero ordinario e gestione trials clinici». La certificazione è stata acquisita in data 16 novembre 2021 con certificato IT311067 di Bureau Veritas, ente di parte terza da sempre impegnato nella gestione, promozione e sviluppo della certificazione, formazione e progetti dedicati in ambito sanitario. La valutazione del percorso ha tenuto conto di specifici indicatori relativi a processi clinici e gestionali, dell’organizzazione e competenza del personale, dell’appropriatezza delle attrezzature, della completezza e congruità della documentazione clinica e della soddisfazione del paziente e dell’operatore. La realizzazione del PDTA per il tumore al polmone è stata resa possibile grazie al supporto tecnico-organizzativo di OPT, società di consulenza e formazione con ampia esperienza nel settore della sanità pubblica e privata e di modelli di governance certificabili ed accreditabili ad alto valore aggiunto e misurabile e al contributo non condizionato da parte di MSD, azienda leader nel settore farmaceutico, particolarmente focalizzata sulla ricerca in oncologia.
«Un importante traguardo – conclude Galetta – che tuttavia non rappresenta un punto di arrivo, ma il punto di partenza per un processo volto al continuo miglioramento della qualità del servizio offerto ai pazienti. L’adozione di un percorso certificato rappresenta infatti un’opportunità di crescita per tutto il personale sanitario ed è una chiara dimostrazione del fondamentale ruolo che quest’ultimo svolge ogni giorno con la passione, la dedizione e l’attenzione necessarie a garantire ai nostri pazienti le migliori cure possibili. Cure che non possono prescindere da una presa in carico rapida, efficace ed efficiente e dalla presenza di un team multidisciplinare basato sulla comunicazione ed una proficua collaborazione tra tutti gli specialisti coinvolti».
«Le certificazioni di qualità – commenta a riguardo Alessandro Delle Donne, direttore generale dell’Istituto – non sono affatto ‘pezzi di carta’ o lungaggini amministrative. Sono, al contrario, gesti concreti per assicurare ai nostri pazienti le migliori cure possibili, allineate in termini di qualità e sicurezza, ai più alti standard ministeriali, così come previsto dagli obiettivi imposti dalla regione Puglia. È per questo che stiamo lavorando per certificare il maggior numero di percorsi assistenziali e servizi erogati, passaggio essenziale per rendere l’istituto Tumori di Bari centro di riferimento oncologico per pazienti, medici e ricercatori».