La ASL di Bari è in prima linea nella lotta alla corruzione. La strategia aziendale verte su azioni mirate, da un lato, a ridurre il rischio che si verifichino fenomeni corruttivi e, dall’altro, a promuovere maggiore trasparenza e integrità. L’impegno e la sensibilità dell’ azienda rispetto al fenomeno hanno favorito l’adozione anticipata del Piano triennale per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza rispetto al termine fissato da ANAC, e trovano conferma anche nel numero delle segnalazioni di presunte irregolarità, gestite nel 2021.
Si tratta nel complesso di 44 segnalazioni, di cui 11 sono state trasmesse direttamente all’Autorità giudiziaria e/o alle forze dell’Ordine. Questo dato, numericamente analogo a quello rilevato nel 2020 ma in forte crescita rispetto al 2019, colloca la ASL di Bari tra le prime amministrazioni, nel panorama nazionale, per numero di segnalazioni ricevute, e quindi tra le più virtuose, come si evince dal report annuale dell’ANAC.
“Sono molteplici le attività – spiega il direttore generale Antonio Sanguedolce – che mirano ad aumentare la consapevolezza sul fenomeno della corruzione e a implementare trasparenza, integrità e responsabilità, mediante strumenti anti-corruzione innovativi e modelli organizzativi specifici. Oltre ad una mappatura generale dei processi aziendali a maggior rischio corruttivo – continua il dg – è stata condotta una indagine specifica del contesto sanitario, integrata dal 2021 per i rischi legati alla emergenza Covid 19. Da quest’anno con riferimento alla attuazione del PNRR è stata prevista una maggiore collegialità e dunque trasparenza delle decisioni attuative aziendali mediante l’istituzione di un gruppo di lavoro dedicato al piano nazionale, oltre alla individuazione di una figura, prevista per legge, responsabile delle segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio di denaro”.
“I numeri delle segnalazioni – prosegue Sanguedolce- dimostrano una fiducia nella pubblica amministrazione da parte di chi segnala, nella consapevolezza di un impegno e di una ferma volontà da parte dell’azienda di ridurre e contrastare eventi di corruzione”.
Tutte le 44 segnalazioni ricevute sono state oggetto di approfondimenti istruttori amministrativi, coordinati dalla Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza della ASL, Romana Giovanna Piscitelli, cui hanno preso parte gli uffici aziendali, di volta in volta, competenti per materia. Al termine delle verifiche istruttorie, 25 segnalazioni sono state archiviate, a comprova della sostanziale correttezza dell’attività posta in essere dall’Amministrazione; 11 sono state trasmesse all’Autorità giudiziaria e/o alle forze dell’ordine, 3 inviate all’Ufficio per i Procedimenti Disciplinari (UPD). Sulle restanti 7 segnalazioni sono ancora in corso verifiche.
“Il Piano anti corruzione della ASL – commenta Piscitelli – è stato integrato quest’anno al Piano della Performance, al Piano del Lavoro Agile e a quello delle azioni positive, in linea con quanto indicato, per il futuro, dal decreto legge 80/2021, che introduce e disciplina il PIAO (piano integrato di attività e organizzazione), ossia una sintesi dei principali strumenti di programmazione delle pubbliche amministrazioni. Tutte le macrostrutture aziendali, sia nella fase di programmazione che nelle successive fasi di attuazione e monitoraggio delle misure di trasparenza e prevenzione della corruzione, hanno fornito un importante contributo specialistico. Tanto che Transparency Italia – organizzazione non governativa, no profit, impegnata in attività di prevenzione e contrasto alla corruzione e di promozione dell’etica – ha espresso di recente un giudizio positivo sulla complessiva strategia anticorruzione ASL. Un impegno – conclude – confermato tra l’altro dall’adesione della ASL, sin dall’avvio nel 2020, al primo Forum per l’integrità in Sanità, organizzato da Transparency Italia e dall’associazione React, leader a livello nazionale in questo settore”.
Anche in tema di trasparenza, quantitativamente più significativa è stata l’attività della ASL nel corso del biennio 2020-2021, anche per effetto di una crescente domanda proveniente dal contesto esterno. Dal registro degli accessi, civici e generalizzati pubblicato dal 2020 sul sito istituzionale, nella sezione Amministrazione Trasparente, si rileva un incremento delle domande indirizzate alla Direzione Generale ovvero al Responsabile per la Prevenzione della Corruzione e per la Trasparenza e da questi coordinate con il coinvolgimento delle macrostrutture aziendali in possesso delle informazioni richieste.
“C’è stato un aumento delle richieste di informazioni e/o documenti, nella quasi totalità dei casi, integralmente accolte dall’Azienda – prosegue Piscitelli – si tratta di un’ulteriore conferma della chiara intenzione della ASL di riconoscere sempre più elevati livelli di trasparenza verso l’esterno e – sotto il profilo tecnico – di una sempre più spiccata correttezza delle informazioni oggetto di pubblicazione obbligatoria”.