Oltre 100 fascicoli aperti su 157 minorenni baresi in condizioni di disagio. E’ il bilancio annuale degli interventi effettuati dalla Procura minorile di Bari nell’ambito del progetto sperimentale Pim, Pronto intervento minori.
I dati sono stati presentati in mattinata dal procuratore minorile Ferruccio De Salvatore nel corso di un incontro durante il quale è stato siglato il protocollo d’intesa con l’assessorato comunale al Welfare per proseguire con le attività. In particolare, dai 120 fascicoli trattati, per 88 gli accertamenti dei magistrati minorili hanno portato a ricorsi al Tribunale per i provvedimenti del caso: 3 per abusi sessuali, 41 per incapacità educativa delle famiglie, 13 per maltrattamenti, 19 per conflittualità , 10 per irregolarità della condotta e 2 per inadempienza scolastica.
Dell’equipe del progetto fanno parte oltre a tre assistenti sociali, anche due finanzieri e un agente di Polizia locale, in collaborazione con l’ufficio scolastico dal quale arrivano le segnalazioni. “A Bari – ha spiegato il procuratore – ci sono ampie sacche di disagio giovanile. C’è un malessere collegato alla povertà materiale, arcuito dalla pandemia e un malessere legato alla fragilità delle relazioni affettive con i genitori, alla rottura dei nuclei famigliari, alle violenze all’interno delle famiglie alle quali i bambini assistono e che a volte subiscono come dirette vittime. E poi c’è un disagio che deriva da una carenza delle emozioni, collegato all’utilizzo eccessivo e senza controllo delle nuove tecnologie. Questo disagio – ha detto infine – provoca comportamenti aggressivi, abuso di droghe, alcol e fenomeni di autolesionismo”. Alle sue parole fanno eco quelle dell’assessore Francesca Bottalico.
“Ancora una volta Bari si dimostra laboratorio di innovazione sociale e buone pratiche a partire dalla tutela dell’infanzia e dell’adolescenza. Con il rinnovo del protocollo, oggi presentiamo dei risultati importanti a un anno dall’attivazione dell’equipe, a dimostrazione dell’efficacia e della congruenza dello strumento di lavoro costruito grazie alla collaborazione tra assessorato, Procura, Municipi e Polizia locale, ai quali si aggiungerà la Guardia di Finanza. Insieme siamo riusciti a intervenire in maniera tempestiva, professionale e integrata per prevenire e, in taluni casi, interrompere sul nascere fattori di rischio, situazioni di malessere, atti di violenza verso se stessi e gli altri, maltrattamento o bullismo, consentendo la presa in carico immediata e l’attivazione di interventi a tutela di bambini e adolescenti della città. Un servizio quanto mai necessario in questo momento storico di grande vulnerabilità e fragilità per il mondo dell’infanzia e dell’adolescenza” – ha concluso.
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