“Stiamo lavorando con determinazione su tutto il territorio foggiano per contrastare le organizzazioni criminali e garantire la sicurezza e la legalità”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, a seguito dell’operazione ad “Alto Impatto” di ieri sera, la sesta effettuata dopo le direttive impartite dalla titolare del Viminale, lo scorso 17 gennaio, in sede di Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato il capo della Polizia direttore generale della Pubblica Sicurezza, i comandanti generali dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il Procuratore Nazionale Antimafia, i vertici della locale Procura della Repubblica e della Direzione distrettuale antimafia di Bari.
“Queste incisive operazioni anticrimine – si legge in una. Ita -, che vedono impegnati centinaia di operatori della Polizia di Stato, dell”Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, anche grazie alle unità di rinforzo inviate in Capitanata e all’impiego di unità cinofile antidroga ed anti-esplosivo, di equipaggi elitrasportati, di specialisti in indagini scientifiche e di reparti specializzati nei controlli su strada e nelle aeree rurali, consentono di attuare un articolato ed efficace dispositivo di prevenzione e di presidiare in maniera capillare e ben visibile il territorio”, ha proseguito il ministro Lamorgese, sottolineando come tali controlli straordinari interforze esercitino una forte pressione sui sodalizi criminali, rafforzino la presenza dello Stato e forniscano una risposta concreta alle comunità locali e agli imprenditori che subiscono le aggressioni criminali.
Le operazioni ad Alto Impatto finora eseguite hanno consentito l’identificazione di 43.519 persone con l’arresto di 59. Sono stati controllati 22.068 veicoli, 72 quelli sequestrati, 606 le perquisizioni effettuate e 13 le armi sequestrate. L’attenzione delle Forze di polizia è stata rivolta ai luoghi di abituale frequentazione dei pregiudicati ed alle piazze di spaccio. Sono state eseguite perquisizioni in edifici nella disponibilità di pregiudicati e rastrellamenti in zone di campagna ed ispezioni in box e casolari abbandonati, spesso utilizzati dalla criminalità per occultare ordigni, armi e droga.