Ci avevano già provato il 3 febbraio scorso quando avevano portato nei pressi del carcere di Civitavecchia due quintali di fuochi d’artificio, subito sequestrati. Ventiquattr’ore più tardi sei parenti di un detenuto del carcere di Borgata Aurelia, alle porte di Civitavecchia, si sono ripresentati sparando botti dalle campagne vicine per festeggiare i 40 anni dell’uomo, originario della provincia di Bari e recluso dal 2021. I carabinieri sono intervenuti e li hanno bloccati, denunciandoli a piede libero per utilizzo abusivo di giochi pirotecnici e anche minacce a pubblico ufficiale.
Nel gruppo la compagna del detenuto, la figlia minorenne, il fratello e altri familiari. I carabinieri hanno sequestrato altri 14 scatoloni pieni di artifizi, circa settanta chili di materiale esplodente. Tutti originari della Puglia, ma da tempo residenti ad Alba Adriatica, in provincia di Teramo, i familiari del detenuto si erano trasferiti alle porte di Civitavecchia proprio per organizzare la festa.