Via libera per l’oleoturismo in Puglia, stabilite le linee guida per l’attuazione di questa nuova attività. Le imprese potranno presentare una nuova offerta enogastronomica ed esperienziale.
Firmato dai ministri delle Politiche agricole, Stefano Patuanelli, e del Turismo, Massimo Garavaglia, il decreto che stabilisce i parametri in merito ai requisiti per l’esercizio dell’attività oleoturistica.
Per oleoturismo s’intende l’attività volta alla visita dei luoghi di produzione dell’olio, alla sua degustazione e alla conoscenza degli strumenti atti alla coltivazione dell’ulivo.
“Occasione che la Puglia – si legge in una nota – terra olivicola d’eccellenza dove si produce quasi il 60 per cento dell’oro verde italiano, deve saper interpretare da protagonista”.
Un passo in avanti voluto anche dal deputato Giuseppe L’Abbate, esponente M5S in commissione Agricoltura. “In Italia, produciamo appena la metà dell’olio che consumiamo, con rilevanti esportazioni, piccoli appezzamenti e numerosi frantoi sparsi per il territorio”. Commenta L’Abbate.
La proverbiale palla passa alle Regioni che dovranno allineare le proprie normative locali alle linee guida del decreto. Il tutto affinché vi sia un minimo comune denominatore in tutta la nazione.
“Se iniziamo a ragionare con politiche dirette al consumatore, trascinandolo nella storia, nel gusto e nella enorme biodiversità dei nostri oli – prosegue il deputato – potremo garantire un reddito dignitoso anche a chi magari possiede appena un ettaro. È questa la grande sfida che ci attende per valorizzare il lavoro dell’agricoltore custode del proprio territorio”.