È stato approvato ieri in giunta, su proposta dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico, lo schema di protocollo d’intesa tra l’amministrazione comunale e l’associazione Penelope Puglia Odv, finalizzato a promuovere un coordinamento interistituzionale in grado di favorire una maggiore consapevolezza e un efficace monitoraggio del fenomeno delle persone scomparse.
Come noto, infatti, l’associazione Penelope si occupa da diversi anni, esclusivamente a titolo gratuito, di iniziative di sensibilizzazione volte a sostenere percorsi di informazione e formazione sulle problematiche connesse alla scomparsa delle persone, volontaria e involontaria, e sulle conseguenze giuridiche e psicologiche che ricadono sulle famiglie, anche attraverso il supporto di esperti qualificati e pubblicazioni. Obiettivo principale dell’associazione è far sì che queste persone non vengano dimenticate.
Grazie al lavoro svolto costantemente in questi anni, dal 2012 la legge n. 203 le riconosce un ruolo nella ricerca delle persone scomparse ad associazioni e famiglie, consentendo la partecipazione ai tavoli tecnici delle Prefetture impegnate nella predisposizione dei cosiddetti piani territoriali.
Pertanto, l’assessorato al Welfare, che da qualche anno collabora attivamente con Penelope Puglia organizzando incontri di sensibilizzazione e informazione sul tema, intende siglare nei prossimi giorni un’intesa che favorisca un nuovo approccio di integrazione tra istituzioni per coordinare al meglio gli interventi sul territorio.
“Con l’associazione Penelope Puglia abbiamo avviato qualche anno fa un percorso comune – commenta Francesca Bottalico -. Grazie al loro prezioso lavoro abbiamo compreso quanto sia fondamentale l’attività svolta per la ricerca di una persona scomparsa, soprattutto nelle prime ore, e per il sostegno alle famiglie che perdono traccia dei loro cari. Con questo protocollo, e il progetto che partirà nei prossimi giorni, avvieremo un’azione pilota di prevenzione e sostegno rivolta soprattutto agli anziani con forte disagio socio-psicologico, un intervento che rientra anche nel Piano cittadino per la terza età, il sostegno all’invecchiamento attivo e il contrasto alle solitudini. In questo modo contiamo di assicurare una maggiore serenità e una migliore qualità della vita alle persone anziane, decisamente più esposte al rischio di patologie neurodegenerative, alla perdita della memoria o al pericolo di perdersi durante le attività quotidiane”.
“Siamo molto soddisfatti – dichiara Annalisa Loconsole, presidente dell’associazione – perché decolla in Puglia il primo progetto sperimentale finalizzato a prevenire la scomparsa di persone affette da patologie neurodegenerative un’esperienza di inclusione sociale e sostegno alle famiglie e ai caregiver”.