Crisi industriale e occupazionale nel Barese, i sindacati non ci stanno e lanciano un appello rinvolgendosi alla cittadinanza, alle istituzioni, alla politica locale, ma anche a chi rappresenta la Puglia a Roma, ma non solo. L’invito, che riguarda in particolare la partecipazione al presidio indetto da Cgil Bari, Cisl Bari, Uil Bari sabato 5 febbraio a partire dalle ore 10.30 in Piazza Prefettura, è rivolto anche agli studenti, ai pensionati, ai disoccupati.
Un appello, lanciato in particolare dai segretari di Cgil Cisl Uil Bari, Bucci, Boccuzzi e Busto, che chiede a gran vocde “una reazione immediata del nostro territorio rispetto ai fatti drammatici che stanno caratterizzando tutto il mondo del lavoro, coinvolgendo in maniera trasversale i vari settori: dal metalmeccanico, al tessile, dal chimico, al manifatturiero, alla cultura, ai servizi. Il lavoro è l’elemento democratico più importante all’interno di un Paese perché ne determina la qualità di vita delle persone e della democrazia stessa. Quando manca il lavoro manca la libertà e di conseguenza viene meno la democrazia” – hanno sottolineato.
“Quello che sta accadendo questi giorni – proseguono – tra licenziamenti di massa e annunci di pensati esuberi, sta minando la tenuta democratica di questo territorio: ecco perché tutti devono sentirsi chiamati in causa e fare la propria parte per invertire una tendenza che mette a rischio non solo lo stato occupazionale, ma anche la tenuta sociale della provincia barese” – hanno concluso.
Adesso l’appuntamento è previsto per sabato prossimo nel corso del presizio al quale prenderanno parte le delegazioni di lavoratori della principali aziende che operano sul territorio provinciale.
Foto repertorio