Lavoratori Palace, c’è l’ok alla cassa integrazione per i 46 dipendenti. Ma ad una condizione: solo se termina il presidio all’interno. E’ appena terminata la seduta della task force per la firma dell’accordo sulle politiche attive del lavoro riguardante la questione. Quest’ultimo sarebbe stato integrato alla domanda di cassa integrazione formulata dall’azienda.
“Purtroppo il tavolo è stato compromesso – ha spiegato Michelangelo Ferrigni segretario della FISASCAT Cisl Bari – in quanto la società Palace eventi ha formulato la pregiudiziale, con cui avrebbe firmato la cassa integrazione solo se l’immobile era sgombero da persone. L’accordo per le politiche attive del lavoro era già pronto, ma la Palace eventi ha giustamente evidenziato che l’immobile è ancora occupato da persone e quindi si aggiunge un aggravio di costi, formulato da Saiga SRL che a causa dell’occupazione, non può trattare con altri eventuali investitori. Quindi SAIGA SRL avrebbe chiesto a Palace Eventi per ogni giorno di occupazione, l’indennità di occupazione pari al costo del fitto di 4mila euro circa al giorno” – ha sottolineato.
Questo aggravio, ha spiegato ancora “ha messo in discussione il futuro della Palace eventi che avrebbe dovuto portare i libri in tribunale. Per questo la Palace Eventi ha presentato una pregiudiziale nella quale si è resa disponibile a firmare la cassa integrazione se i lavoratori avrebbero lasciato l’immobile” – ha concluso. Ferrigni, della Fisascat Cisl ha spiegato che avendo portato a casa due risultati importanti, ovvero che l’immobile avrà la destinazione di albergo e la cassa integrazione per i lavoratori, con grande senso di responsabilità ha formalizzato che “a seguito di questi risultati l’occupazione all’interno della struttura va sciolta e che si deve proseguire con un presidio esterno permanente fino alla risoluzione della vicenda”.
Il presidio in realtà al momento continuerà, in attesa di un incontro con i lavoratori per decidere sul da farsi.
“Palace eventi ha posto una pregiudiziale che subordinava l’accordo della cigs al rilascio immobile – spiega Antonio Miccoli, segretario generale della Filcams Cgil Bari – Palace eventi ha strumentalizzato il presidio, ma di fatto fin quando non va dal Ministero non garantisce la cassa. Poteva firmare e darci il tempo di fare il passaggio assembleare con i lavoratori per poi chiedere scioglimento del presidio”. Ora la speranza è che il tavolo venga riaperto e che ricominci il dialogo. Anche perché dall’altra parte c’è la proprietà che spinge per cominciare a programmare il futuro dell’albergo: ci sono già quattro manifestazioni di interesse.