Il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale la legge regionale della Puglia sul sequenziamento dell’esoma che permette di individuare nei neonati l’85% delle malattie rare, esaminando l’1 per cento del Dna.
La norma era stata approvata nel 2021 per rendere strutturale il sequenziamento dell’esoma, una innovativa tecnica diagnostica. Il ministero della Salute, però, contesta tra le altre cose, la mancata previsione della prestazione nei livelli essenziali di assistenza.