Entrano in vigore da oggi le nuove disposizioni anti Covid che rendono indispensabile il Green pass base per accedere a negozi, librerie, centri commerciali e quant’altro. Noi di Borderline24 abbiamo passeggiato per le vie del centro, per verificare il rispetto delle nuove regole: siamo entrati in otto negozi e in cinque di essi è stata controllata la certificazione.
Nel nostro peregrinare per le vie del centro, ciò che abbiamo potuto osservare, si diversifica da locale a locale. I negozi più piccoli, per metratura, sono sembrati più ligi al dovere e controllano la certificazione di tutti (o quasi) i clienti. Siamo entrati in un paio di negozi di abbigliamento e calzature ed in entrambi i casi ci è stato chiesto di igienizzarci le mani e presentare il green pass. Scena ripetutasi in un negozio di videogiochi e in uno di riscaldatori di tabacco.
“Da oggi esporremo il cartello che obbliga il green pass per accedere al negozio – spiega Christian Bergamasco, commerciante di via Sparano – il controllo, nelle attività piccole come la mia, avverrà a campione. Non sarà un controllo effettuato necessariamente all’ingresso ma anche all’interno del negozio stesso. Non abbiamo l’obbligo di avere una persona fissa all’ingresso, anche perché in questo periodo non abbiamo molto personale”.
Ciò che traspare dalle parole del commerciante, è una totale volontà di attenersi al regolamento vigente. Il tutto nonostante il personale non sia elevato a tal punto da consentire un controllo totale su tutta la clientela.
Il rovescio della medaglia è rappresentato dalle grandi catene sparse per la città. In questo caso i controlli sono completamente assenti così come i cartelli che dovrebbero essere esposti in vetrina. Entrati in due librerie e in un grosso negozio d’abbigliamento, abbiamo notato la totale assenza di controlli da parte del personale. Sia per quanto riguarda noi, che per quanto riguarda gli altri clienti.