Gli aumenti annunciati dei servizi essenziali quali energia elettrica, acqua e gas nonché i tributi locali, farà crescere il disagio abitativo per l’impossibilità delle famiglie a far fronte agli aumenti previsti. Le rassicurazioni del Governo per intervenire al fine di contenere gli aumenti previsti non sono sufficienti a garantire la tranquillità delle famiglie in locazione o in proprietà dell’abitazione con redditi ai limiti della povertà e/o in greve situazione economica..
La fornitura dell’energia elettrica aumenterà di circa il 40% rispetto all’ultimo anno, mentre la fornitura del gas aumenterà in media dell’11,2%, salvo rare eccezioni aumenteranno anche i tributi comunali. L’ufficio studi del SUNIA stima che gli aumenti medi per la fornitura dei servizi oscilleranno sui 300 euro mensili che si aggiungeranno al canone di locazione o sulla rata di mutuo.
E’ una situazione non sostenibile per molte famiglie pugliesi che stanno già attraversando una crisi economica causata dalla pandemia. Il SUNIA regionale pugliese chiede che questo problema venga affrontato concretamente non solo dal Governo ma anche da Regioni e Comuni che devono mettere in atto azioni tese a ridurre i costi delle bollette sui quali gravano oneri indiretti non attinenti le forniture. Il SUNIA sarà impegnato a promuovere azioni di protesta tese a far emergere lo stato di grave disagio delle famiglie pugliesi al limite della sopportazione. Il SUNIA invita il governo e le istituzioni ad assumere iniziative straordinarie a sostegno delle migliaia famiglie pugliesi in difficoltà.