Trovato l’accordo per i primi 46 lavoratori dell’Hotel Palace: potranno usufruire degli ammortizzatori sociali e quindi della cassa integrazione per 12 mesi. E’ quanto emerso in seguito alla task force tenutasi in mattinata tra Regione e Arpal, alla quale erano presenti anche Leo Caroli, la Palace Eventi e i sindacati Cgil, Cisl e Uil. All’ordine del giorno il futuro dei lavoratori che, senza un accordo, dal 9 febbraio, avrebbero rischiato il licenziamento. In totale sono 88 i lavoratori del Palace: oggi è stato raggiunto l’accordo per i dipendenti diretti della Palace Eventi. Per i servizi facenti capo a La Cascina è stato già avviato un altro distinto percorso per gli ammortizzatori sociali.
“Possiamo ritenerci soddisfatti dall’esito dell’incontro – ha dichiarato Antonio Miccoli, segretario generale della Filcams CGIL Bari – abbiamo guadagnato 12 mesi di cassa integrazione e scongiurato i licenziamenti. Ora incalzeremo la proprietà perché diventa fondamentale che nella scelta tra le varie manifestazioni di interesse per la futura gestione dell’albergo, vengano inserite clausole o premialità per l’assorbimento dei dipendenti” – ha concluso. Alle sue parole fanno eco quelle di Michelangelo Ferrigni della Fisascat Cisl Bari.
“La trattativa ha dato esito positivo in quanto si è trovata una formula tecnica giuridica che consentirà ai lavoratori di accedere agli ammortizzatori sociali, ossia la cassa integrazione Guadagni Straordinari per 12 mesi – ha sottolineato- ammortizzatore coadiuvato da un percorso di politiche attive del lavoro supportato dalla stessa Regione Puglia. E’ un ulteriore passo in avanti fatto”. “Esprimo apprezzamento per il forte senso di responsabilità espresso da Palace Eventi – ha detto invece Marco Dell’Anna, segretario Uiltucs Puglia – pur in una condizione di estrema difficoltà, abbiamo superato le rigidità delle rispettive posizioni per addivenire ad un accordo che mette in sicurezza i lavoratori. Risultato colto anche grazie alla preziosa mediazione del presidente della task force regionale Leo Caroli – ha aggiunto sottolineando che è adesso è attesa “una discussione impegnativa con la proprietà per avere certezze occupazionali per la ripresa futura dell’attività. Ma siamo fiduciosi” – ha concluso.
Ora l’azienda farà istanza al Ministero del lavoro. Alla domanda di cassa integrazione sarà allegato il percorso di politiche attive del lavoro, ossia reindustrializzazione e corsi di formazione.
Nel corso della task force di oggi è stato fissato già un prossimo incontro previsto per il 9 febbraio. Nel frattempo si dovrà tenere un ulteriore incontro con il Ministero per valutare le formule con cui avviare gli ammortizzatori sociali. Intanto, l’assemblea permanente, iniziata lo scorso 17 gennaio, continuerà fino al prossimo incontro della task force regionale alla presenza della proprietà dell’immobile. Durante quest’ultima i sindacati chiederanno nero su bianco garanzie occupazionali per i lavoratori.