“Filippo D’agostino, figlio di questa terra, ferroviere, socialista, sindacalista, consigliere comunale della città di Bari, a causa delle sue idee e del suo impegno politico fu deportato il 4 gennaio 1944 nel campo di concentramento di Mauthausen, dove fu ucciso in una camera a gas”. Così Antonio Decaro ricorda il sindacalista ucciso, in occasione della Giornata della memoria.
“Insieme a lui, nei campi di concentramento nazisti negli anni a cavallo della seconda guerra mondiale, persero la vita oltre sei milioni di persone – continua Decaro – Oggi è importante ricordare le vittime della Shoah e ribadire ancora una volta che questa è anche la nostra storia. Non un film, non un racconto, né un libro di fantasia, ma la storia. E come tale va conosciuta e ricordata per dare dignità a quelle vittime e per ricordarci ciò che non deve accadere mai più”.