“Non esiste nessuna evidenza scientifica per la quale il vaccino novavax possa essere considerato più sicuro di quelli somministrati sino ad ora. Ma se la formula di questo vaccino può convincere i più diffidenti a vaccinarsi, tanto meglio. Sia chiaro a tutti, però, che tutti i vaccini prima di essere approvati sono sottoposti a controlli serrati”. Così Pierluigi Lopalco spiega il suo punto di vista sull’imminente arrivo del nuovo vaccino approvato a dicembre scorso prima da Ema poi anche dall’Agenzia italiana. Si tratta di un vaccino proteico (e quindi non mRna) che contiene una versione di una proteina che si trova sulla superficie del Sars-CoV-2 (la proteina spike), prodotta in laboratorio. Contiene anche un ‘adiuvante’, una sostanza che aiuta a rafforzare le risposte immunitarie al vaccino. La vaccinazione prevede un ciclo vaccinale primario di due dosi a distanza di tre settimane l’una dall’altra.
“E’ chiaro a tutti – prosegue Lopalco – che non si procederà con le vaccinazioni ogni 4 mesi come siamo stati costretti a fare fino ad ora e che nel futuro le decisioni prese in merito saranno differenti. Oggi possiamo dire con certezza che il vaccino è efficace. Siamo in una situazione completamente diversa da quella dello scorso anno. Il virus, grazie ai vaccini, sta perdendo la sua aggressività. Ci sono tanti positivi ma nella maggiorparte dei casi i sintomi sono lievi e gestibili a casa. E’ scesa la pressione nelle terapie intensive. Ribadisco, basta guardare i numeri dello scorso anno”.
Lopalco precisa che a suo parere non ha più senso la divisione dell’Italia in colori. “Oggi – precisa – non è ammissibile gestire il virus con l’apertura e la chiusura delle attività commerciali. I colori servono solo agli addetti ai lavori per monitorare la situazione dei contagi. Ma nei fatti non hanno nessun senso se ancora applicati alle abitudini dei cittadini. Il covid è diventato praticamente endemico. Ora – precisa ancora – è arrivato il momento di guardare avanti.