Un appello per omaggiare gli eroi in corsia durante le giornate del Festival di Sanremo. L’idea arriva direttamente da Bari, a proporla Kevin Dellino, responsabile Artisti Uniti ai Medici per Croce Rossa Italiana, progetto nato in piena pandemia per sostenere l’importante messaggio di speranza nei confronti dei medici e degli operatori sanitari che durante la pandemia non hanno preso un momento di pausa, rischiando ogni giorno la propria vita.
Si tratta, in particolare, di un video creato durante il lockdown. L’inno scelto come colonna sonora è “Il mio canto libero” di Lucio Battisti, nella versione riscritta da Mogol durante i mesi più duri della pandemia che, in un testo del tutto rivisitato, invita alla prudenza e al rispetto delle regole. Un messaggio che, secondo Dellino, andrebbe condiviso e rafforzato da chiunque ami la musica e ne comprenda l’importanza al fine di poter superare, anche grazie ad essa, momenti complessi come quello che l’intero Paese sta vivendo ancora oggi.
L’idea è quella di portare sul palco della 72esima edizione del Festival di Sanremo il video con il brano reinterpretato dal gruppo di artisti. La kermesse della Canzone Italiana, in diretta su Rai Uno dal Teatro Ariston, andrà in onda dall’1 al 5 Febbraio 2022 e sarà condotta, per il terzo anno consecutivo, da Amadeus, in veste anche di direttore artistico. E’ proprio a lui che è rivolto l’appello che nelle ultime settimane si è fatto sempre più forte e punta ad unire l’omaggio al cinquantesimo anno della celebre canzone a quello degli eroi in corsia.
Trenta gli artisti che fanno parte del progetto, tra questi Viola Valentino, Rosanna Fratello, Stefania Orlando, Marco Armani, Mariangela Argentino, Gianni Drudi, Barbara Cola, Lighea, Haiducii, i Jalisse, Mauro Coruzzi Platinette, Wanda Fisher, Gatto Panceri, Silvia Querci ma anche i giovanissimi Sonia Mosca, Davide Papasidero, i Desideri, Ida Elena de Razza, con la grande presenza del Maestro Carlo Morelli e le voci del Coro della città di Napoli e tanti altri. Un coro di voci diverse che si sono unite durante il lockdown, in un momento in cui nessuno poteva raggiungere gli studi di registrazione dovendo realizzare i propri contributi in maniera “totalmente casalinga”.
L’appello ad Amadeus è nato per caso, successivamente Dellino, ha provato a contattare Amadeus prima via social, poi attraverso il suo ufficio stampa e anche quello della Rai. Ho anche scritto alla redazione del Festival nonché al direttore di RaiUno. E’ stato contattato dalla responsabile casting del Festival tramite una mail in cui è stato ringraziato per la proposta con la promessa che verrà valutata. Adesso non resta che attendere il responso. “Sono fiducioso e confido molto in Amadeus – ha detto Dellino in un’intervista – è un ottimo direttore artistico e molto attento al valore dell’arte”.
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