Dal prossimo mese di giugno la compagnia aerea Air Serbia opererà un volo di linea tra Bari e Belgrado. Il collegamento, che si articolerà su tre frequenze settimanali, ogni lunedì, giovedì e domenica, verrà operato con un aeromobile ATR 72 da 72 posti.
“Siamo particolarmente soddisfatti dell’annuncio odierno – ha dichiarato Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto della Regione Puglia –. Il tavolo tecnico istituito presso la presidenza della Regione Puglia, verificato il concreto interesse all’apertura di un collegamento che mettesse in connessione la Puglia con l’area balcanica, si è immediatamente attivato attraverso le proprie strutture affinché fossero gettate le basi di un volo che costituisse un ponte tra la cultura e l’arte, prima ancora che con l’economia, di due territori da sempre vicini, la cui amicizia ha resistito anche alle recenti tragiche vicende storiche”.
“Il potenziamento del network internazionale – ha dichiarato il vice presidente di Aeroporti di Puglia, Antonio Maria Vasile – che con particolare attenzione guarda ai mercati dell’Europa balcanica, risponde alla strategia disegnata in accordo con il nostro azionista, che ha sempre sottolineato la necessità che i nuovi target rispondessero, oltre che allo sviluppo del traffico turistico, anche a risultati di grande interesse economico. Il volo su Belgrado, strategico per le imprese pugliesi che hanno forti interessi in quella particolare area europea, arriva a valle del lavoro svolto con caparbietà e passione durante il difficile periodo della pandemia e che attorno a questo specifico progetto di grande portata ha visto il coinvolgimento attivo dei più importanti stakeholder, delle Ambasciate e delle Autorità consolari dei Paesi interessati”.
“Il volo diretto fra Bari e Belgrado – ha affermato il giornalista Franco Giuliano, presidente onorario della Fondazione “L’isola che non c’è” – risponde a una vecchia vocazione della Puglia: il ponte verso i Balcani, il collegamento verso un territorio che il mare Adriatico unisce e non divide. Un ponte poi tradito dalla guerra, ma che verso la guerra avrebbe potuto avere un ruolo diplomatico forse fondamentale. Questo avvicinamento è una ulteriore promessa di rapporti e di sviluppo reciproco, oltre che un pegno verso la storia che dai Balcani ha portato popoli dai quali è nata Bari. E’ inoltre un primo passo per un avvicinamento più diretto con Sarajevo, città-simbolo perché un recente passato non si ripeta. Questo significativo e promettente esito di una nostra lunga iniziativa è una promessa di ulteriori sviluppi e una conquista al servizio dei due territori al di là e al di qua del mare”.