Una carrozzeria abusiva nel cuore del quartiere Stanic, a Bari. E’ quanto scoperto dalla Polizia Locale che ha sorpreso al suo interno, un uomo di 58 anni e 3 veicoli di cui un autocarro già all’interno di un forno did verniciatura.
L’attività di autoriparatore e carrozzeria veniva effettuata abusivamente, non essendo il soggetto iscritto nell’apposito Registro delle Imprese Artigiane. L’attività di verniciatura, inoltre, veniva effettuata in assenza della prevista autorizzazione per l’emissione dei fumi in atmosfera. Al locale in questione, privo di areazione e all’interno del quale era ubicato un forno di verniciatura privo dei requisiti e dispositivi utili a contenere l’emissione dei fumi, polveri ed esalazioni (onde evitare danni all’ambiente) sono stati sottoposti i sigilli.
All’interno del locale abusivo erano depositati, altresì, in maniera incontrollata, rifiuti pericolosi e non derivanti dalla suddetta attività, costituiti da paraurti, lamierato, barattoli di vernice , cristalli solventi ed altri rifiuti derivanti dalla attività di verniciatura. I rifiuti non erano stoccati in contenitori idonei e coperti, e marchiati UN, non era indicato il codice CER del rifiuto, nonché risultavano privi della descrizione e della classe di pericolosità.
L’uomo, inoltre, non era in possesso di alcuna documentazione inerente le analisi chimiche del rifiuto ed il relativo registro di carico e scarico comprovante il corretto smaltimento finale degli stessi. Il soggetto è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria perché sprovvisto della prescritta Autorizzazione all’emissione in atmosfera e perché realizzava un deposito incontrollato di rifiuti.
La Polizia Locale ha proceduto a porre sotto sequestro giudiziario il locale adibito a carrozzeria, che risultava di proprietà di altri soggetti, nonché i rifiuti all’interno depositati in maniera incontrollata, a disposizione della competente Autorità Giudiziaria. I tre veicoli in riparazione sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari e a carico di questi ultimi, sono state contestate infine le violazioni degli articoli 6 e 10 della legge 122/92 in quanto si avvalevano, per la riparazione del proprio veicolo, di impresa non iscritta nell’apposito Registro. Dovranno pagare una multa di 86 euro.
A carico del soggetto che svolgeva l’attività abusiva di riparazione, infine, è prevista una sanzione pecuniaria da euro 5.164 ad € 15.494 oltre alla confisca delle attrezzature utilizzate.