Un bene confiscato diventa una risorsa per la città. Il Comune di Bari ha pubblicato la prima mappa digitale per tracciare i 35 immobili sottratti alla criminalità organizzata (qui il link) tra ville e appartamenti: in quasi tutti i quartieri, da Artemisia a Santo Spirito alla sede dei marinai della traslazione nella città vecchia. Sono appartamenti, ville, appartenuti a esponenti dei clan: tra gli ex proprietari Savino Parisi, i Capriati, i Sedicina e i Di Cosola.
Ecco il tour virtuale della progetto di rete Legal Young City. In particolare sono stati scelti undici beni che con maggiore continuità offrono servizi socioculturali:
1. Centro diurno polifunzionale Chiccolino al quartiere Marconi gestito dalla Coop Eughenia, dedicato ai minori a rischio di devianza e dell’area penale come spazio di accoglienza ed opportunità di aggregazione. 2. Lo Spazio Sociale al quartiere Libertà gestito dall’Istituto Salesiano Redentore, attualmente gestito dal gruppo teatrale.
3. La Casa Aperta a Bari Vecchia gestita dall’Arci disponibile e pronta alle proposte. 4. Lo Sportello di Segretariato Sociale a Bari Vecchia gestito dall’associazione Bethel, in cui si effettuano anche banco indumenti, banco alimentare, banco per l’infanzia, sportello d’ascolto. 5. La sede de I Marinai della Traslazione sempre a Bari Vecchia in Largo Amendoni, dove si coltiva la tradizione e i rituali del Patrono San Nicola.
6. E ancora, il progetto Il Villaggio dell’Accoglienza (da completare, un luogo per ospitare i familiari dei piccoli pazienti oncologici e oncoematologici, sottoposti a cure riabilitative o di lunga degenza presso le strutture sanitarie) e 7. la Casa Alloggio gestite da A.GE.B.E.O. e Amici di Vincenzo onlus al quartiere Poggiofranco, una casa temporanea dei familiari di piccoli pazienti fuori sede ricoverati presso il Policlinico di Bari, in cura dall’Italia e dall’Estero, non in condizione di provvedere autonomamente al soggiorno e ad un alloggio.
8. Il Centro Antiviolenza in via Napoli e 9. la Casa dei Diritti delle Donne (con indirizzo segreto per donne vittime di tratta e donne vittime di violenza inframiliare) gestite dall’associazione G.I.R.A.F.F.AH! Onlus.
Infine la villa con piscina, 10. Artemisia a Santo Spirito (oggi un ristorante e pub in cui lavorano anche dei giovani stranieri nel percorso di formazione-lavoro) e 11. Casa Shalom a Japigia (comunità per minori), entrambe gestite dalla Coop Sociale CAPS.
A partire dalla fine del mese di gennaio, la mappa, un servizio informativo e culturale nato nell’ambito della progetto di rete Legal Young City gestito da Coop Sociale CAPS, Coop Sociale Il Nuovo Fantarca, le Associazioni RadioKreattiva, Artes e Informa, cofinanziato dalla Regione Puglia, sarà ampliata e arricchita dal prezioso lavoro che faranno circa 130 ragazze e ragazzi delle scuole Tommaso Fiore, Imbriani e Cirillo di Bari che lavoreranno attorno ai beni confiscati di nuova assegnazione da parte del Comune di Bari. Altri 400 ragazzi e ragazze, dalla Scuola Lombardi al San Paolo all’Istituto Calamandrei a Carbonara, saranno invece impegnati in laboratori di conoscenza e promozione dei beni confiscati. La mappa inoltre potrà arricchirsi parallelamente degli interventi di altri soggetti, oltre ai partners di rete come nel caso di Radio Kreattiva.