L’Ordine dei medici di Bari ha sospeso ieri i primi 23 medici che non risultano in regola con l’obbligo vaccinale, a seguito delle nuove procedure approvate con il Decreto Legge 172 del 27 novembre scorso e a cui il garante della privacy ha dato il via libera a metà dicembre. Il provvedimento è stato preso a seguito dell’istruttoria avviata a partire da fine dicembre dagli Ordini provinciali dei medici, che in base al DL172 devono verificare l’ottemperanza dell’obbligo vaccinale da parte dei propri iscritti, incrociando le proprie liste con l’anagrafe nazionale del Green Pass.
L’obbligo vaccinale per il personale sanitario era già stato introdotto con il DL 44 del 1° aprile 2021, che considerava la vaccinazione anti Covid-19 come requisito necessario per l’esercizio della professione medica. La novità introdotta dal DL di novembre attiene alle procedure di verifica che non sono più, come accadeva in precedenza, in capo alle AASSLL ma agli Ordini dei medici. Dal 20 dicembre scorso l’Ordine dei medici di Bari ha avviato la verifica, incrociando l’anagrafe nazionale del Green Pass con le liste dei propri iscritti e inviando una diffida a quelli che non risultino tra le liste dei vaccinati affinché giustifichino la propria posizione entro 5 giorni.
Su 10.894 medici iscritti all’Omceo Bari, la prima estrazione di dati ha prodotto circa 900 posizioni irregolari, che dopo ulteriore verifica si sono ridotte a 548 al momento inadempienti. L’istruttoria si è conclusa per 23 di queste, che hanno portato ad altrettante sospensioni. I lavori di verifica procederanno nei prossimi giorni e potranno dare luogo a ulteriori sospensioni. Al momento l’Ordine dei medici di Bari è uno degli enti a livello nazionale con il più basso tasso di inadempienze: i 548 medici che non risultano al momento vaccinati rappresentato il 5% circa degli iscritti totali, contro una media nazionale dell’8,5%. A livello nazionale sono 15mila i medici che a partire dal 20 dicembre hanno regolarizzato la propria posizione.
All’Ordine di Bari, escludendo i nominativi che sono irreperibili, i medici che hanno avuto il Covid e i pochi medici novax, le motivazioni principali della mancata presenza nelle liste dei vaccinati sono legate a molti medici odontoiatri che non hanno ancora avuto accesso alla terza dose (da fare obbligatoriamente per i sanitari entro il 15 dicembre).
“Gli ordini dei medici sono enti pubblici sussidiari dello Stato che perseguono la tutela della salute connessa all’esercizio della professione medica, anche attraverso la vaccinazione contro il Covid 19. – commenta Filippo Anelli, Presidente dell’Ordine dei medici di Bari – Come afferma il Consiglio di Stato, che ha bocciato il recente ricorso di un medico abruzzese sospeso perché non vaccinato, il diritto fondamentale alla salute della collettività deve prevalere rispetto ai dubbi individuali. I medici devono quindi garantire la salute dei cittadini anche ottemperando all’obbligo vaccinale, cui sono obbligati per legge ma ancor prima per il cosiddetto ‘Giuramento di Ippocrate’. Sono infatti tenuti ad adoperarsi per curare i malati ed evitare di creare o aggravare il pericolo di contagio del paziente con cui nell’esercizio della attività professionale entrino in diretto contatto”.
“Ringrazio lo staff dell’Ordine di Bari per il grande lavoro di verifica che sta portando avanti in questi giorni” – conclude Anelli – “Nonostante qualche miglioria che si potrà apportare, il sistema di verifica funziona, come testimoniano i risultati conseguiti dall’Ordine di Bari”.